Isola di Capo Rizzuto (KR): percepivano reddito di cittadinanza senza averne diritto, 60 persone denunciate
Le indagini hanno preso avvio nel mese di aprile 2022 allorquando, durante il noto periodo di emergenza sanitaria dovuta al Covid con le dettate restrizioni pandemiche, in sede di verifiche presso esercizi commerciali, si accertava la presenza di lavoratori che, non regolarmente assunti, risultavano invece percettori del beneficio del reddito di cittadinanza.
Consistente risultato per i Carabinieri di Crotone: 60 soggetti denunciati ad Isola di Capo Rizzuto per indebita percezione del reddito di cittadinanza, con danno complessivo pari ad euro 688.911,02 ai danni dell’INPS.
I militari della Compagnia Carabinieri di Crotone, e in particolare della Tenenza di Isola Capo Rizzuto, coadiuvati nelle attività di analisi dal Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri, hanno denunciato complessivamente 60 persone alle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Crotone e Catanzaro, ritenute responsabili di false dichiarazioni e false attestazioni ai fini della percezione del Reddito di Cittadinanza, in violazione delle normative di cui al Decreto Legge 4/2019.
Le indagini hanno preso avvio nel mese di aprile 2022 allorquando, durante il noto periodo di emergenza sanitaria dovuta al Covid con le dettate restrizioni pandemiche, in sede di verifiche presso esercizi commerciali, si accertava la presenza di lavoratori che, non regolarmente assunti, risultavano invece percettori del beneficio del reddito di cittadinanza. Tale presupposto permetteva l’acquisizione dei primi dati di riscontro che consentivano di appurare un ingente quantitativo di nominativi, tutti residenti in Isola Capo Rizzuto (KR), beneficiari dello stesso sussidio; questi venivano tutti analizzati singolarmente in ogni documentazione e presupposto personale ad origine del beneficio concesso e, nei casi accertati, risultavano aver eluso la normativa in argomento presentando false attestazione e/o omettendo dati di interesse personale.
Nel particolare, dall’analisi di tutte le posizioni, emergeva che:
- numerosi dei deferiti risultavano sottoposti a misure cautelari in atto (n. 10 soggetti) e gravati da condanne specifiche anche per reati, quali ex art. 416 bis (n. 14 soggetti), che non riferivano sul loro stato detentivo;
- percepivano il beneficio cittadini extra-comunitari, mai residenti nel territorio italiano (n. 25 soggetti);
- alcuni soggetti lavoravano in nero, percependo quindi illecitamente il beneficio (n. 4 soggetti).
L’attività minuziosa e costante di controllo, pratico e documentale, si è protratta per mesi, arrivando anche a deferire alcuni individui che avevano omesso di comunicare consistenti patrimoni intestati a loro e ai loro prossimi congiunti; emblematico l’accertamento in capo ad uno di essi di un patrimonio immobiliare per circa 1.500.000,00 euro.
Danno complessivo stimato ai danni dell’INPS per circa 700.000,00 euro con richiesta di revoca del beneficio in capo agli indagati, ai quali veniva notificato l’avviso di conclusione indagini preliminari della Procura della Repubblica di Crotone.