ITS Iridea: l’agroalimentare calabrese si professionalizza
Ancora oggi, in Calabria, gli ITS restano un pianeta pressoché sconosciuto ai più, mentre nelle ricche regioni del Nord queste entità formative prosperano e sfornano fior di tecnici specializzati, pronti ad essere accolti nel sistema economico-produttivo dei diversi territori.
Si è conclusa la prima annualità di attività dell’ITS Iridea, con l’avvio degli allievi alle prime 350 ore di tirocinio formativo in azienda.
“Siamo sempre più convinti – si legge in una nota della Fondazione – che il progetto portato avanti dalla Fondazione è di alto valore aggiunto, in linea con gli obiettivi declinati dalla Giunta regionale”.
Certo, ancora oggi, in Calabria, gli ITS restano un pianeta pressoché sconosciuto ai più, mentre nelle ricche regioni del Nord queste entità formative prosperano e sfornano fior di tecnici specializzati, pronti ad essere accolti nel sistema economico-produttivo dei diversi territori.
Nella nostra regione, invece, stentano ad essere riconoscibili e restano al margine del sistema formativo regionale.
Fortunatamente, la recente riforma nazionale rilancia gli ITS trasformandoli in Academy, dandogli un ruolo centrale rispetto all’offerta formativa tradizionale e posizionandoli al livello di una laurea triennale, oltre a creare meccanismi di travaso e riconoscimento di crediti formativi per percorsi universitari specifici: insomma, una bella opportunità per tutti i giovani.
Dal 2021, Iridea forma Tecnici per la “Valorizzazione e il Marketing delle Produzioni agrarie, agro-alimentari e agro-industriali”, con un piano di studi di 1800 ore, di cui 700 in modalità tirocinio, con docenti provenienti dal mondo dell’impresa, della ricerca (è partner della Fondazione il CNR) e dal mondo accademico.
Un percorso avviato da 12 mesi che ha bisogno, però, del sostegno istituzionale per permeare quel velo che rende gli ITS invisibili anche agli addetti ai lavori.
Occorre lavorare in sinergia per permettere a chi, come Iridea, ha investito in questo ambito, individuando nei settori strategici dell’agroalimentare e dell’enogastronomia la funzione di ambiti strategici e trainanti della filiera turistica e della tutela ambientale.
Gli allievi di Iridea approcciano con passione la didattica interattiva e le numerose esperienze sul campo, avvalendosi delle più moderne tecniche di agricoltura 4.0, consapevoli che si può fare di più ma solo insieme alle istituzioni regionali che, spesso, corrono avanti senza alimentare quello che già esiste e funziona.
Pertanto, occorre ragionare in termini di opportunità e di integrazione dipartimentale, mettendo insieme i diversi pezzi che compongono quel mosaico che è sintetizzato nel programma del percorso formativo Iridea: Formazione, Agricoltura, Agroalimentare, Turismo e Comunicazione, affinché non si possa correre il rischio di far andare ognuno per la propria strada, duplicando e disperdendo esperienze, ma soprattutto demotivando.
L’ambito dell’agroalimentare e della valorizzazione delle produzioni locali in una regione che conta circa 280 prodotti agroalimentari riconosciuti dal già Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, insieme a numerosi prodotti IGP e DOP, assume sempre più rilevanza sociale ed economica anche in termini di futura possibilità di occupazione.
Certo, si è solo all’inizio di un percorso che Iridea si augura lungo, agevole, sostanziato da professionalità e riconosciuto per qualità e serietà: un percorso che deve essere sempre più sostenuto dal mondo produttivo e da quello delle istituzioni, alcune direttamente coinvolte, come Comuni, Provincia e Regione.
Di sicuro l’agroalimentare calabrese ha bisogno di tecnici altamente qualificati come quelli formati da Iridea, ed è questo ormai il tema che tutti riconoscono e declinano, ma che deve avere un approccio più coerente e pragmatico da parte di tutti i soggetti coinvolti.