Kirghizistan, un nuovo mercato di sbocco per le Pmi grazie ai professionisti
Il Kirghizistan apre le porte alle imprese e ai professionisti italiani. Nel corso del vertice bilaterale che si è tenuto lo scorso 11 ottobre a Roma tra il presidente di Aprieuropa, Luigi Alfredo Carunchio, e l’ambasciatore kirghiso, Bazarbaev Taalai Cholponbekovich, sono emerse numerose opportunità di investimento in vari settori per le imprese italiane. Per facilitare l’accesso delle Pmi italiane, il Kirghizistan ha aperto una propria sede diplomatica a Roma sottolineando come i rapporti economici tra i due Paesi si stanno rivelando un vero centro nevralgico tra le relazioni internazionali del Paese ex sovietico con l’Europa continentale. E l’adozione di una convenzione sulla doppia imposizione con l’Italia dovrebbe dare un’ulteriore spinta alle relazioni internazionali tra i due Paesi.
L’ambasciatore Cholponbekovich ha affermato come le imprese italiane possano esportare nel paese un know-how altamente qualificato e come l’economia dello stato kirghiso possa indubbiamente beneficiare di questo apporto. Al contempo, le imprese italiane potrebbero avvalersi del vantaggio di entrare nel mercato interno di uno stato con una crescita costante e che gode di un rapporto privilegiato con la Federazione russa.
Il Kirghizistan possiede un’industria principalmente estrattiva – ha sottolineato Cholponbekovich – e vorrebbe crescere dal punto di vista dello sfruttamento delle proprie risorse sviluppando un mercato energetico nazionale che necessita però di un supporto tecnologico. Ed è proprio qui che le imprese italiane potrebbero ritagliarsi la propria porzione di mercato all’interno dell’emergente stato del Kirghizistan. In questo ambito, il ruolo dei liberi professionisti in questo momento risulta di cruciale importanza – ha aggiunto Carunchio – i professionisti italiani saranno pronti ad accompagnare le imprese che esprimeranno la volontà di farlo in questo nuovo mercato mettendo a loro disposizione la loro conoscenza.