“La barca delle donne per Gaza”: ponte di solidarietà tra Sicilia e Palestina
PALERMO – Si è svolta ieri a Palermo l’iniziativa “La barca delle donne per Gaza” promossa dal Coordinamento di solidarietà con la Palestina e dalla Freedom Flotilla Coalition, organizzazione internazionale che segue le orme di Vittorio Arrigoni, tentando periodicamente di rompere il lungo embargo su Gaza.
Le donne di Palermo e di Messina si sono unite in un abbraccio ideale alle donne di Gaza, nel tentativo di alleviare le loro sofferenze. Oltre al comune di Palermo, anche quello di Messina si è mostrato molto interessato all’iniziativa a cui hanno aderito una trentina di donne di varie realtà sociali e politiche insieme al sindaco Renato Accorinti. Anche il presidente della regione Rosario Crocetta, che plaude all’iniziativa, ha chiesto di avere un incontro con gli organizzatori.
Gli incontri della campagna internazionale sono finalizzati proprio ad allestire due imbarcazioni di donne che dovrebbero partire nel mese di settembre. L’anno scorso una di queste è partita dalla Svezia. Quest’anno si presume che ci sarà un passaggio in Italia magari attraverso la Spagna. “L’incontro è stato sicuramente proficuo. Posso ritenermi soddisfatto anche se ci aspettiamo una sensibilità diversa con una maggiore partecipazione a tutti i livelli – sottolinea Zaher Darwish, del Coordinamento di Solidarietà con la Palestina Sicilia – sia delle amministrazione comunale di Palermo che delle donne aderenti alle varie organizzazioni sociali che si occupano di diritto internazionale. In questa battaglia di libertà e civiltà le donne siciliane intendono assumere una parte importante, continuando a confermare una sensibilità notevole anche a seguito dello straordinario impegno dimostrato nella campagna dello scorso anno. La scelta della coalizione internazionale di fare i propri incontri in Sicilia è un riconoscimento importante alla sensibilità delle donne del Sud nel sostegno al popolo palestinese nella sua lotta alla libertà e nel forte sostegno alla campagna per rompere il lungo e doloroso embargo nella Striscia di Gaza”. (Agenzia Redattore Sociale)