La Calabria torna #oltreconfine

Foto dalla pagina Facebook CalabriaXIdomeni

(di Francesca Caiazzo) CROTONE – Un camion carico di solidarietà partirà domani 13 dicembre dalla Calabria verso i campi profughi della Grecia. Anche in questa occasione, il grande cuore dei calabresi ha risposto positivamente alla campagna di raccolta “Scaldiamo l’inverno” lanciata da una rete di associazioni nell’ambito del progetto CalabriaXIdomeni.

A Morano, da 18 territori della regione, sono arrivati 20 pacchi di coperte, 60 pacchi di vestiario per bambino, 6 pacchi di viveri, 8 pacchi di giochi, 30 pacchi di vestiario per uomo, 70 pacchi di vestiario donna, 35 pacchi di vestiario misto, 5 pacchi di vestiario estivo e 35 stufe. I beni raccolti andranno a un centinaio di famiglie di profughi – individuati dai volontari che operano in loco – che vivono nei campi allestiti in Grecia. Lontani dalle loro case e dalla loro terra, in attesa di poter proseguire il loro viaggio verso altri Paesi europei.

Questa è la Calabria che va #oltreconfine. Siamo di fronte a persone che aiutano persone. Che ci ricordano che dietro al fenomeno immigrazione con i suoi numeri, le sue rotte e le sue statiche, ci sono essere umani. Donne, uomini e soprattutto tanti bambini che hanno diritto, come chiunque altro, di continuare a vivere.

Per rendersi conto di quali siano le condizioni in cui migliaia di profughi sono costretti a vivere, basta dare uno sguardo alle foto pubblicate sulla pagina Facebook CalabriaXidomeni. La neve è talmente abbondante da rende irriconoscibile il campo: “Abbiamo visitato questo campo a Giugno durante una delle nostre missioni, e mentre camminavamo per le tende ci scioglievamo al sole per il caldo afoso. L’aria era irrespirabile. Oggi Zirak Qaedy pubblica queste foto e quasi facciamo fatica a scoprire le tende sotto la neve. Facciamo fatica, molta, a non provare un immenso senso di vergogna e rabbia e non possiamo che chiederci: se questa è Europa” si legge nel post”.

Per fortuna, c’è ancora qualcuno che ci ricorda quanto sia bello restare umani. Mettendoci la faccia. E il cuore.

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