La storia di Cinzia ad “Amore Criminale”
Emma D’Aquino racconterà la storia della donna, uccisa a 34 anni dall’ex compagno.
Una relazione tenuta a lungo nascosta, un rapporto soffocante e un omicidio brutale. Nella terza puntata di “Amore Criminale”, in onda giovedì 3 novembre in prima serata su Rai 3, Emma D’Aquino racconterà la storia di Cinzia, uccisa a 34 anni dall’ex compagno.
E’ il 2006 quando la donna, in cerca di un lavoro, entra in un negozio di casalinghi: il titolare la assume come commessa e il loro rapporto, ben presto, si trasforma in una relazione d’amore. In quel momento della sua vita Cinzia abita con gli anziani genitori e decide di non raccontare niente della nuova relazione.
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La stessa cosa fa l’uomo, che è sposato da venti anni ed è padre di due figli adolescenti. La loro relazione viene vissuta in clandestinità, al riparo da chiacchiere e sguardi indiscreti. Così facendo, in pochi anni Cinzia si isola da tutti e l’allora compagno ha su di lei un controllo totale.
Stanca di vivere la relazione nell’ombra, Cinzia vorrebbe poter vivere il suo amore senza doversi nascondere, e chiede all’uomo di compiere una scelta: o lei o la famiglia. La situazione non evolve e dopo sette anni Cinzia acquisisce una consapevolezza importante: l’ex compagno non lascerà mai la sua famiglia e forse neppure lei è disposta a portare avanti questa relazione clandestina. Decide di lasciarlo.
L’ex compagno inizia allora un controllo serrato sul suo telefono, sul pc, persino sui social, fino a scoprire che Cinzia chatta con un altro uomo. Da quel momento, prova in tutti i modi a recuperare il rapporto. La mattina del 24 agosto 2019 fa un ultimo tentativo: le manda un messaggio in cui le propone di andare al mare.
La donna accetta la proposta di trascorrere una giornata insieme e si reca al punto di incontro, il garage accanto al negozio di casalinghi. Qui l’uomo l’aspetta e la uccide con cinque colpi di mattarello. Viene rinviato a giudizio e condannato all’ergastolo. Oggi la sua pena è definitiva.
Come sempre, la storia è stata ricostruita con una docu-fiction. (Ufficio Stampa Rai)