Lamezia Terme, migranti protestano davanti commissariato
LAMEZIA TERME – Protestano da ieri bloccando il traffico davanti al commissariato di polizia di Lamezia Terme. Sono alcune decine di migranti provenienti da varie nazioni (Mali, Guinea, Nigeria, Costa d’Avorio, Senegal), tra i 18 e i 50 anni, tutti ospiti della struttura di località Pian del Duca gestita dalla cooperativa Malgrado Tutto di Raffaello Conte. La stessa di cui si è parlato domenica scorsa nel programma l’Arena di Rai1 condotto da Massimo Giletti. Stanno dando vita ad un sit-in pacifico per catalizzare l’attenzione della popolazione ma soprattutto delle istituzioni locali. I migranti lamentano i tempi farraginosi della burocrazia e quindi i conseguenti ritardi nell’iter di riconoscimento dello status di rifugiati. Tempi biblici, quindi, per riuscire ad ottenere un permesso di soggiorno per cui bisogna attendere tanti mesi, alcuni di loro hanno dichiarato di essere ospiti nella struttura lametina dal gennaio 2014.
Inoltre i migranti lamentano le cattive condizioni di vita all’interno del centro (ex Cie) gestito dalla Malgrado Tutto. “Siamo troppi in camera – ribadiscono – ,viviamo male”. La protesta sta andando avanti sotto un sole cocente, con delle temperature già estive che non stanno minimamente scoraggiando i manifestanti. “Andremo avanti ad oltranza – assicurano – finchè qualcuno non ci dirà qualcosa di certo per il nostro futuro, finchè non ci daranno i documenti. Non possiamo rimanere al centro aspettando ancora per mesi e mesi, senza sapere cosa fare della nostra vita”. Raffaello Conte, dal canto suo, rimarca la situazione d’emergenza che interessa tutto il territorio calabrese per i continui e massicci arrivi di profughi in regione. “Il centro gestito dalla Malgrado Tutto – precisa – può contenere 180 persone, attualmente ne ospitiamo 250. La prefettura ce li manda perché siamo in una situazione emergenziale”. Il presidente della cooperativa riferisce di aver ricevuto proprio ieri un controllo dalla prefettura catanzarese; controllo in cui non è stato riscontrato nullo di anomalo o di irregolare.
Sul sovraffollamento nelle camere, Conte spiega: “Molti di loro non ci fanno entrare nelle camere, nemmeno per le pulizie. Per il prossimo futuro, considerato che avremo un’estate intensa con arrivi sempre più frequenti e numerosi, chiederemo alla prefettura di non mandarci un numero superiore di persone rispetto alla nostra effettiva capacità di accoglienza”. In queste assolate ore di protesta molti semplici cittadini si stanno fermando a discutere con i migranti protagonisti del sit-in. Oggi la Caritas ha donato loro anche dei pasti caldi. Da tutta la vicenda emerge ancora una volta il problema della lentezza burocratica che blocca, anche per anni, queste persone in strutture e paesi dove loro non vogliono rimanere, dove sono solo di passaggio., per un’altra città e ricostruirsi finalmente una vita degna di questo nome. (Agenzia Redattore Sociale)