Lombardia, 330mila euro ad Aler Milano per servizio di portierato e community manager
Il fondo è a parziale copertura dei costi sostenuti dall’Azienda lombarda di edilizia residenziale non completamente coperti dai rimborsi degli inquilini.
E’ di 330.000 euro il contributo straordinario stanziato dalla Giunta della Regione Lombardia a favore di Aler Milano a sostegno dei servizi di portierato e delle attività dei community manager. Lo stabilisce una delibera proposta dall’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Alan Rizzi. Il fondo è a parziale copertura dei costi sostenuti dall’Azienda lombarda di edilizia residenziale non completamente coperti dai rimborsi degli inquilini.
Il Piano regionale dei servizi abitativi promuove, tra l’altro, il rafforzamento nei quartieri popolari maggiormente fragili di modelli di presidio capillare di socialità, di gestione sociale e di promozione della salute pubblica. E’ quindi di primaria importanza la presenza di un efficace servizio di portierato, in quanto primo presidio della vivibilità della struttura e degli spazi comuni dei fabbricati destinati a servizi abitativi pubblici. Il presidio territoriale può inoltre prevedere il ricorso alla figura professionale del community manager, in modo da rispondere in modo ampio, integrato e proattivo agli inquilini. L’attenzione è focalizzata, in particolare, alla dimensione personale-sociale, oltre che alle esigenze amministrative e tecniche dei servizi abitativi pubblici.
“Rafforzare la presenza di custodi e community manager – ha spiegato l’assessore Alan Rizzi – significa infatti presidiare e aiutare a migliorare le condizioni di vita sociale dei quartieri, soprattutto in quelli maggiormente fragili. Per noi, questo, uno degli obiettivi primari. Affiancare le persone più vulnerabili, per esempio gli anziani, nel disbrigo di pratiche o nell’affrontare problemi quotidiani con questa figura innovativa vuol dire rispondere in modo ampio, integrato e proattivo agli inquilini La nostra attenzione è soprattutto alla dimensione sociale, umana prima ancora che amministrativa o tecnica”.
“È nostra intenzione quindi – ha specificato – aumentare nei prossimi mesi il numero di queste figure. Per Regione Lombardia le politiche abitative sono infatti innanzitutto orientate al miglioramento della qualità della vita delle persone e delle famiglie che abitano nelle case Aler”.
Aler Milano è da tempo impegnata nella lotta all’abusivismo con diverse misure di intervento, tutte orientate a contenere il disagio economico e abitativo delle fasce più deboli. Tra queste anche l’attivazione del servizio di portineria e del custode. Una figura, quest’ultima, con un elevato valore sociale e che rappresenta anche il primo presidio della legalità.
“Ci tengo poi a sottolineare – ha concluso l’assessore regionale Alan Rizzi – che il ruolo di questa figura diventa ancora più cruciale. I custodi e i community manager fra l’altro saranno anche un punto di riferimento nell’affiancare i servizi sociali per assicurare il sostegno e il reinserimento dei nuclei sfrattati dopo gli sgomberi in via Bolla nei comuni dell’hinterland milanese”. (LNews)