Mafie, scatti di viaggio nel sud Italia tra beni confiscati e opere mai terminate
“Unfinished – Architetture criminali” è il viaggio di Adelaide Di Nunzio, fotoreporter napoletana, nel sud Italia tra beni confiscati e opere mai terminate. La mostra, curata da Saverio Ammendola, sarà inaugurata domani giovedì 27 ottobre alle 18 a Napoli, negli spazi della Mediterranea, in via Carlo de Cesare 60. Un percorso fotografico tra Campania, Calabria, Puglia e Sicilia per catturare il degrado di edifici abusivi mai terminati, il kitsch delle ville sequestrate alla criminalità organizzata, tra marni, stucchi e tessuti barocchi, e interrogarsi sul territorio. La mostra resterà in allestimento fino al 26 novembre.
Le venti immagini, rigorosamente in bianco e nero, portano l’osservatore tra Rosarno, Cinisi, Casal di Principe e Bari, raccontano di un Sud, senza cedere ai soliti stereotipi: l’elemento umano e’ assente negli scatti, ma è presente nell’immaginario collettivo, essendo artefice del degrado. Le opere mai terminate, i mostri, gli eccessi esibiti dei malavitosi di turno diventano all’occhio dello spettatore un paesaggio “normale”: sono monumenti-simbolo del degrado, ai quali troppo spesso finiamo per abituarci.
“Nel potente bianco e nero del reportage – scrive Antonio Vesco (antropologo dell’Università di Torino), nella presentazione – ville, palazzi, interni lussuosi e grandi giardini kitsch divengono immagini forti. Il loro compito è quello di ricordarci che gli autori ultimi dello scempio sono gli stessi ideatori delle costruzioni ritratte, con i loro immaginari di ricchezza, le loro smanie di dominio, l’incapacità di concepire il territorio in un’ottica comunitaria”. Le immagini in mostra fanno parte del catalogo edito da Mediterranea, a cura di Saverio Ammendola.
Adelaide Di Nunzio inizia il suo percorso a Napoli, all’Accademia di Belle Arti, continua gli studi in fotografia alla scuola di Riccardo Bauer di Milano collaborando con agenzie e giornali internazionali come Grazianeri, Vanity Fair, Sunday Times, Corriere della Sera.
L’approccio all’immagine è sempre di tipo antropologico e sociale, per offrire al fruitore una riflessione sul tema e un canale di comunicazione emotivo.
Le sue immagini raccontano l’Italia, soprattutto il Sud, la Turchia, il Benin, l’Etiopia. Attualmente vive tra Colonia e Napoli e realizza progetti nel campo della fotografia artistica e in quello del fotoreportage. (DIRE)