Malawi, anziana leader annulla 330 matrimoni tra bambini
ROMA – Inkosi Kachindamoto è un’anziana leader tribale, che nel distretto di Dedza – nella regione centrale del Malawi – ha annullato 330 matrimoni tribali di bambini e bambine. La donna ha preso una decisione controcorrente con l’obiettivo di incoraggiare questi giovani a tornare a scuola e a continuare a vivere un’infanzia sana.
Il matrimonio precoce e la gravidanza rimangono le principali cause di abbandono scolastico. Lasciando la scuola, i giovani non hanno la possibilità di trovare un lavoro e sono esposti a varie forme di violenza.
Quello dei matrimoni precoci non è un problema solo del Malawi. Secondo Human Rights Watch, il matrimonio infantile riguarda il 40% delle bambine nell’Africa subsahariana. La povertà è uno dei principali motivi per cui le famiglie scelgono di cedere le bambine. Almeno 20 paesi africani permettono che queste possano sposarsi prima dei 18 anni, con leggi che prevedono eccezioni in caso di consenso dei genitori.
In Malawi, però la legge consente i matrimoni civili solo alle persone maggiorenni. Molte famiglie allora ricorrono ai riti tradizionali per sposare i loro figli. Da qui il gesto rivoluzionario di Inkosi Kachindamoto che, essendo un capo tradizionale, ha il potere di sciogliere questi tipi di matrimoni spezzando le pratiche culturali e religiose che hanno permesso i matrimoni di bambini.
“Non voglio che i giovani si sposino prima del tempo” ha detto Kachindamoto, spiegando che secondo lei “devono andare a scuola. Nessun bambino dovrebbe essere lasciato a casa a far nulla o costretto a fare le faccende domestiche. L’istruzione offre loro un futuro“. (DIRE)