Metro Italia: il 44% degli imprenditori segnala una crescita dello spreco del 15%
“Il 44 % delle aziende intervistate dichiara di aver subito una crescita dello spreco alimentare del 15%. Questo è l’effetto principale prodotto dalla pandemia. La filiera del fresco è quella che ha patito maggiormente gli effetti del Covid. Nel 2020 il 41% di frutta e verdura è andato disperso. Il 26% dei produttori conferma questo trend negativo che ha visto un aumento importante dello spreco di cibo”. Questa la fotografia tracciata dall’ultima edizione dell’Osservatorio Metronomo, ricerca che Metro Italia commissiona annualmente alla Scuola Superiore Sant’Anna, presentata oggi presso la Sala Conferenze della Camera dei deputati.
“Un ulteriore limite- afferma Fabio Iraldo, docente della Scuola Superiore Sant’Anna- è la scarsa predisposizione alla digitalizzazione da parte delle piccole e medie imprese che utilizzano ancora troppo poco le app e altre piattaforme per contenere lo spreco alimentare. Sono state però apportate alcune soluzioni positive durante la pandemia: il 50% dei produttori ha dichiarato di aver adottato misure per accrescere la durabilità del prodotto e ha scelto di ottimizzare la fase di stoccaggio degli alimenti. Il 39%, invece, chiede maggiori strumenti che possano contribuire a destinare più facilmente l’invenduto alle associazioni”.
“Sono state intervistate- conclude Marco Cosi, Responsabile ultrafresh e localismi di Metro Italia- 233 aziende del Made in Italy che rappresentano il tessuto economico italiano. Il 60% di queste realtà ha meno di dieci dipendenti. L’obiettivo di Metro Italia è quello di valorizzare il chilometro zero, creando delle partnership con le piccole e medie imprese che ci chiedono di instaurare una forte cooperazione con tutti gli anelli della catena del valore”.