“Mia figlia disabile esclusa dalla gita”: la denuncia di una mamma
AMANTEA – Laura (nome di fantasia) entra in classe come tutte le mattine accompagnata dalla madre. Ma l’aula è vuota. I suoi compagni sono partiti per una gita scolastica di tre giorni in Sicilia ma a lei nessuno ha detto niente, neanche la sua insegnante di sostegno. Laura è una 14enne di Amantea in provincia di Cosenza con sindrome di Dandy-Walker che provoca ritardi nello sviluppo con effetti variabili da caso a caso. La madre di Laura non ha accettato questa discriminazione attuata dalla scuola nei confronti della ragazza ed ha denunciato il fatto agli organi di informazione. “Mia figlia – spiega la madre di Laura – ha un disturbo per il quale è necessario che venga seguita da un’insegnante di sostegno, ma che non le impedisce di camminare o di stare con i suoi compagni. Per questa sua disabilità è stata tagliata fuori da un’importante esperienza di aggregazione scolastica, di condivisione. Potendosi muovere avrebbe potuto vivere insieme agli altri dei bei momenti spensierati ma, a quanto pare, gli altri componenti della comunità scolastica non la pensano allo stesso modo”.
La madre della 14enne non fa sconti all’istituzione scolastica e nemmeno all’insegnante di sostegno che segue Laura e così commenta: “Mia figlia serve solo per farle prendere lo stipendio. Per quanto riguarda la gita ha pensato bene di non avvisarci”. Lo sfogo diventa un fiume in piena: “Che scuola è quella che non favorisce la socializzazione – si chiede la mamma della ragazzina esclusa dal consueto viaggio d’istruzione – che scuola è quella che discrimina e che non presta attenzione ad una ragazza che avrebbe bisogno proprio di sentirsi come gli altri? Perchè negare la possibilità ad un’adolescente di potersi recare in gita con i compagni?”. Interrogativi per cui la signora vorrebbe avere una risposta ma, per il momento, dalla scuola media di Amantea non è arrivata alcuna replica, né alcuna smentita. (Agenzia Redattore Sociale)