Michele Bravi incidente: il ritorno alla vita e il percorso terapeutico
La vita di Michele Bravi è totalmente cambiata dopo l’incidente. Il giovane cantante, divenuto famoso a X Factor e oggi tra i protagonisti di Amici Speciali, ha investito una motociclista a Milano nel 2018, uccidendola. Il 26enne ha subito un processo, ha chiesto di patteggiare e ora vorrebbe ritornare a vivere.
Michele Bravi incidente, cosa è successo
Era il 22 novembre del 2018 e il cantante era alla guida di un’autovettura noleggiata col car sharing per le strade di Milano. Arrivato in via Chinotto, mette la freccia per svoltare a sinistra e immettersi in un passo carraio. Proprio in quel momento però sopraggiunge una moto guidata da Rosanna Colia 58 anni, che non fa in tempo a frenare. L’impatto è inevitabile: la vittima viene portata d’urgenza in ospedale ma muore poco dopo.
Per quell’incidente, Michele Bravi sta subendo un processo per omicidio stradale che non si è ancora concluso. A inizio 2020, il cantante ha chiesto di patteggiare una pena di un anno e sei mesi.
Michele Bravi oggi dopo l’incidente
Dopo quel drammatico episodio, il giovane artista scrisse una lettere ai familiari della donna morta nello scontro. E per la prima volta, da quel terribile incidente, Michele Bravi tornò in pubblico a parlarne a Verissimo nel gennaio scorso.
“Quando vivi un trauma cambia il tuo corpo e il modo di vedere le cose. Non riuscivo a sentire gli altri. Ero semplicemente da un’altra parte, avevo perso aderenza con il reale. Abituarsi all’assenza di suono per me, che ho sempre raccontato quello che vivevo attraverso la musica, è stato molto difficile” raccontò a Silvia Toffanin.
Il cantante ha anche rivelato di aver chiesto a aiuto per superare l’accaduto: “Quando succede qualcosa di così traumatico non si può pensare di uscirne da soli. L’amore non basta. Serve un percorso terapeutico e farsi aiutare per trovare il coraggio di affrontare la situazione con uno specialista. Ho seguito un metodo clinico per il trattamento dei grandi traumi – l’EMDR – che mi ha salvato e mi ha fatto tornare a parlare e a sentire”.