Migranti, l’ambasciatore d’Austria: su Schengen per noi non cambia nulla
ROMA – La decisione presa dall’Austria riguarda “il confine del Tirolo ma anche della Carinzia, della Stiria e addirittura del Burgenland, perché grazie esperienze che abbiamo fatto nella zona orientale del Paese, dove in passato è avvenuto un ingresso non controllato e ordinato, vogliamo adesso garantire per il futuro, qualora ci dovesse essere uno spostamento dei flussi migratori, la programmazione delle misure da prendere al fine di un un ingresso ordinato dei profughi e la loro registrazione”. Lo ha detto l’ambasciatore d’Austria in Italia, René Pollitzer, nel corso dell’audizione al Comitato Schengen, presieduto da Laura Ravetto (Fi), nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulla gestione del fenomeno migratorio nell’area Schengen, con particolare riferimento alle politiche dei Paesi aderenti relative al controllo delle frontiere esterne e dei confini interni.
“Quello che si sta facendo- ha ribadito l’ambasciatore austriaco- è solo programmare, pianificare in modo preventivo quello che si potrebbe fare qualora ci fosse uno spostamento dei flussi migratori, però attualmente, visto che questi spostamenti non ci sono, non cambierà niente nella gestione dei confini, soprattutto al Brennero che anche per l’Austria ha un’importanza particolare”.
“Per noi- ha continuato- è molto importante che tutti questi controlli dei confini interni avvengano rispettando pienamente gli accordi di Schengen, e infatti i controlli annunciati sono previsti dall’art. 23 e 24 del ‘codice’ di Schengen. Per quanto riguarda un prolungamento dei controlli dei confini interni ci si muoverà secondo l’art. 26 che, se l’interpreto bene, prevede una decisione del Consiglio europeo in base alla costatazione di mancanze notevoli nella la tutela dei confini esterni”. (Agenzia DIRE)