Migranti: MOAS-CRI salvano quasi 800 persone, nella stiva di un barcone recuperati tre corpi
In un concitato salvataggio notturno conclusosi solamente alle 3 di mattina della notte scorsa, le navi Phoenix e Responder della missione congiunta MOAS e Croce Rossa hanno assistito 778 persone migranti e recuperato tre cadaveri al largo delle coste della Libia.
Già nella mattinata di ieri, la Phoenix era stata allertata dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera Italiana dell’avvistamento di almeno 11 gommoni stracarichi di persone.
Giunto nell’aria operativa, l’equipaggio di Phoenix si è precipitato ad assistere una nave Italiana nel soccorso di un barcone di legno con a bordo oltre 1000 persone. Tre corpi, di due uomini e una donna, tutti probabilmente sotto i 25 anni, sono stati purtroppo recuperati dalla stiva, mentre 403 persone sono state tratte in salvo e trasferite sulla nave di MOAS.
Nel frattempo Responder, l’altra imbarcazione della missione congiunta MOAS-CRI, dopo aver cooperato in molteplici operazioni di soccorso, ha accolto a bordo un totale di 375 persone migranti traferite da altre navi già presenti in zona SAR.
A causa del maltempo della scorsa settimana, che ha impedito gli attraversamenti per diversi giorni, moltissime persone si sono ammassate sulle coste Libiche, per partire a breve distanza le une dalle altre su circa 72 diverse imbarcazioni tra le giornate di lunedì e martedì. Un totale di 10 mila persone sono state soccorse nelle ultime 48 ore grazie a uno straordinario lavoro di team tra le varie navi presenti nel Mediterraneo.
Si stima però purtroppo che nelle ultime 48 ore, almeno 28 cadaveri siano stati recuperati, sebbene non si sappia con certezza il numero di possibili dispersi.
“Queste partenze di massa mettono sempre più a repentaglio la vita dei migranti che tentano di attraversare il mare, complicando considerevolmente le operazioni di salvataggio.” Ha affermato il direttore di MOAS, Pete Sweetnam, che ha aggiunto: “I numeri che stiamo registrando ed in particolare il continuo aumento del numero di morti dimostrano chiaramente come questa crisi abbia bisogno di soluzioni sostenibili e alternative alle sole missioni di ricerca e soccorso.”
“Senza risposte chiare a livello europeo e internazionale al fenomeno migratorio, la strage di esseri umani in mare continuerà, come purtroppo possono testimoniare i nostri operatori a bordo in missione nel Mediterraneo. Non è il mare ad uccidere i migranti, è l’indifferenza a ucciderli”, ha dichiarato il Presidente Nazionale Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca.
Entrambe le navi di MOAS si stanno dirigendo in questo momento verso l’Italia per effettuare le operazioni di sbarco. Phoenix arriverà a Corigliano Calabro la mattina di sabato 8 Ottobre, mentre l’arrivo di Responder è previsto per la mattina di venerdì a Cagliari. (Comunicato Stampa)