Mogadiscio, uccisa collaboratrice ONU
MOGADISCIO – Una collaboratrice somala dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) è stata uccisa in un agguato a Mogadiscio insieme con un collega, dipendente di un’altra organizzazione umanitaria. La vittima si chiamava Amina Noor Mohamed, sposata e madre di due bambini, lavorava per l’Unhcr a Mogadiscio dal 2011.
Ieri pomeriggio un uomo avrebbe aperto il fuoco contro il mezzo su cui le due vittime viaggiavano lungo la strada Makka Al Mukarama. Secondo quanto riporta l’agenzia AFP la donna era “a bordo di un veicolo privato guidato da un dipendente di una organizzazione partner dell’UNHCR, anche lui morto durante l’attacco”. Nessuna informazione è ancora stata data sui responsabili.
La Somalia già in passato ha vissuto casi simili. Spesso gli operatori umanitari, alcuni impiegati dalle Nazioni Unite, sono stati presi di mira da al-Shabaab, il gruppo di estremisti islamici legato ad Al Qaeda e dal 2007 in lotta contro il fragile governo somalo sostenuto da forze dell’Unione africana (AMISOM).
Questo “insensato atto di violenza (…) è un severo monito dei pericoli che devono affrontare tutti i giorni molti operatori umanitari nell’esercizio delle loro funzioni” ha affermato l’Alto Commissario per i rifugiati, Antonio Guterres.