Nel Cilento l’elisir di lunga vita

Acciaroli (foto da acciaroli.com)

ROMA – “Perché abbiamo scelto Acciaroli come ultima tappa del nostro tour? Perché in questo paesino del Cilento vivono ben 300 persone centenarie. Sarà quindi interessante farle incontrare con i pazienti che soffrono di scompenso cardiaco, così potranno condividere i loro stili di vita e cercare, perché no, di ridurre l’incidenza di questa patologia attraverso le diverse esperienze di vita”. Cosi’ Salvatore Di Somma, professore di Medicina Interna all’Università Sapienza di Roma e membro del comitato scientifico dell’Aisc-Associazione Associazione italiana scompensati cardiaci, intervistato dall’Agenzia Dire in occasione della partenza oggi da Roma, in piazza del Popolo, del camper ambulatorio mobile dell’Aisc che fino al 10 maggio attraverserà l’Italia con medici e personale che saranno a disposizione del pubblico per dare tutte le informazioni utili, chiarire dubbi sullo scompenso cardiaco ed effettuare visite gratuite.

“È proprio ad Acciaroli- ha spiegato Di Somma- che è partito un progetto di ricerca di circa sei mesi condotto dalla Sapienza, in collaborazione con l’Università di San Diego in California, per studiare il Dna, l’alimentazione e gli stili di vita degli ultracentenari di questo paese incastonato tra il mare e i monti, a pochi chilometri da Salerno. La ricerca, supportata anche da un finanziamento europeo, e’ volta a capire perché questi individui sono così longevi e perché sono meno esposti al rischio di patologie quali Alzheimer, malattie cardiovascolari e cancro. Il Cilento è senz’altro un luogo caratteristico, perché su una popolazione di circa 15mila persone valutate ci sono ben 300 centenari. Acciaroli, in particolare, e’ nota per avere una popolazione con un bassissimo tasso di problemi cardiaci e un alto tasso di longevità”. Ma qual è il loro segreto? “Questi nonnini- risponde il professore all’Agenzia Dire- sono tutti magri e conducono una vita assolutamente attiva: hanno l’abitudine di muoversi a piedi, vista la disposizione del villaggio, camminano, salgono le scale, lavorano e si muovono tutto il giorno. Qualcuno di loro dice ancora di fare l’amore…”.

Attività fisica, dunque, ma anche sana alimentazione. Prosegue Di Somma: “E’ importantissimo seguire la dieta mediterranea perché- spiega- come dimostrano recenti studi, migliora l’aspettativa di vita nei pazienti con scompenso cardiaco. La dieta è basata su olio d’oliva e pesce azzurro, ma quello che ha di caratteristico è che sembrerebbe che alcuni prodotti, come per esempio il rosmarino, abbiano capacità anti-ossidanti. Quindi non e’ importante solo il contenuto del cibo, ma anche come viene cucinato”.

Secondo il professore di Medicina Interna all’Università Sapienza di Roma, il segreto della longevità degli abitanti del Cilento risiede anche nel fatto che “tutte queste persone hanno un proprio orto- sottolinea- dove si coltivano le loro verdure fresche”. Conclude infine Di Somma: “La dieta mediterranea, inoltre, significa non solo mangiare bene ma anche in compagnia e non soli davanti alla televisione. In questo paesino del Cilento, quindi, la convivialità è un vero e proprio stile di vita, che non significa solo dieta mediterranea ma anche e soprattutto un’alta qualità di vita”. (DIRE-Agenzia Redattore Sociale)

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