Nicola Lagioia vince il Premio Lattes Grinzane 2021

nicola lagioia

foto: https://www.facebook.com/fondazionebottarilattes/

Nicola Lagioia con La città dei vivi (Einaudi) è il vincitore dell’undicesima edizione del Premio Lattes Grinzane, riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes, che fa concorrere insieme autori italiani e stranieri ed è dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo annoA proclamare la sua vittoria sono stati i voti di 400 studentesse e studenti delle venticinque giurie scolastiche delle scuole superiori (ventiquattro in Italia e una a Madrid).

Gli altri quattro finalisti in gara erano: Kader Abdolah (nato in Iran e rifugiato politico in Olanda) con Il sentiero delle babbucce gialle (Iperborea; traduzione di Elisabetta Svaluto Moreolo), Bernardine Evaristo (britannica di origini nigeriana) con Ragazza, donna, altro (Sur; traduzione di Martina Testa), Maylis de Kerangal (francese) con Un mondo a portata di mano (Feltrinelli; traduzione di Maria Baiocchi), Richard Russo (statunitense) con Le conseguenze (Neri Pozza; traduzione di Ada Arduini).

Margaret Atwood (Canada), edita in Italia principalmente da Ponte alle Grazie, ha ricevuto il Premio Speciale Lattes Grinzane, attribuito ogni anno a un’autrice o autore internazionale di fama riconosciuta a livello mondiale, che nel corso del tempo abbia raccolto un condiviso apprezzamento di critica e di lettori. Davanti al pubblico del teatro ha proposto una lectio magistralis sulla scrittura e la narrazione, dal titolo “Raccontare storie”. Autrice di romanzi di successo come Il racconto dell’AncellaI testamentiL’altra Grace e L’anno prima del diluvio, molti dei quali trasposti in serie televisive, Atwood ha di recente pubblicato in Italia la raccolta di poesie Moltissimo (Ponte alle Grazie) e Tric Trac Trio (Salani) per il lettori più piccoli.

La motivazione della Giuria Tecnica del Premio che aveva selezionato La città dei vivi (Einaudi) di Nicola Lagioia tra i cinque libri finalisti:

«L’autore ricostruisce un evento reale, dai caratteri estremi e inquietanti: l’assassinio truce di un giovane da parte di due ragazzi di buona famiglia. La ricerca sull’identità dei protagonisti, sulle loro esistenze, sui loro universi familiari, sui giorni che hanno preceduto il delitto e sulle vicende successive, fino ai processi e al suicidio di uno dei responsabili, si sovrappone alla vita di colui che narra e cerca di capire, alle sue più immediate reazioni nei giorni dell’evento, ai suoi incontri con gli inquirenti e con molte persone variamente in rapporto con gli stessi protagonisti. Tutto viene percepito dentro le lacerazioni di Roma, nel veleno di sfacelo e di morte che la possiede, al di là del quale comunque resiste una forza vitale, qualcosa che si impone e cattura oltre ogni limite. Proprio immergendosi nel pulsante respiro di Roma il narratore porta alla luce tanti resistenti barlumi di umanità; interroga con trattenuta delicatezza, senza moralismo ma anche senza indulgenza, le ragioni di ciascuno, lontano da ogni indiscrezione e da ogni compiacimento per l’eccesso. Dalle ragioni di un male che sembra rappreso nelle cose, nello sfaldarsi degli spazi civili e sociali, pare quasi estrarre una speranza di umanità e di riscatto.»

Nicola Lagioia è nato a Bari nel 1973. Con Minimum Fax (per cui ha diretto “Nichel”, la collana di narrativa italiana) ha pubblicato il suo primo romanzo, Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (2001). Ha scritto racconti usciti in numerose antologie, quali Patrie impure (Rizzoli, 2003), La qualità dell’aria (Minimum Fax, 2004), che ha curato assieme a Christian Raimo, Semi di fico d’India (Nuovadimensione, 2005), Periferie (Laterza, 2006), Deandreide, dedicata a Fabrizio De André (Bur, 2006), Ho visto cose (Bur, 2008), La storia siamo noi (Neri Pozza, 2008). Ha scritto il saggio Babbo Natale. Ovvero come la Coca Cola ha colonizzato il nostro immaginario collettivo (Fazi, 2009). Con Einaudi ha pubblicato Occidente per principianti (2004), Riportando tutto a casa (ultima edizione ET Scrittori, 2017; Premio Viareggio-Rèpaci, Premio Vittorini, Premio Volponi), La ferocia (2014, Super ET 2016; Premio Strega 2015) e La città dei vivi (2020). È direttore del Salone Internazionale del Libro di Torino ed è stato in giuria alla 77esima Mostra del cinema di Venezia.

All’appuntamento ad Alba del Premio, si aggiungono quest’anno momenti speciali nel capoluogo piemontese con alcuni autori e autrici del Premio Lattes Grinzane, come anteprima del Salone Internazionale del Libro di TorinoMargaret Atwood, Kader Abdolah Maylis de Kerangal terranno singoli incontri aperti al pubblico domenica 3 ottobre a Torino, organizzati dal Salone Internazionale del Libro di Torino (Centro Congressi Lingotto, dalle ore 15.30. Info e biglietti su www.salonelibro.it).

Le giurie del Premio

I cinque romanzi finalisti e la vincitrice del Premio Speciale sono stati scelti dalla Giuria Tecnica: presidente Gian Luigi Beccaria (linguista, critico letterario, saggista), Valter Boggione (docente di Letteratura italiana all’Università di Torino), Vittorio Coletti (linguista, accademico, consigliere dell’Accademia della Crusca), Giulio Ferroni (critico letterari, studioso della letteratura italiana, accademico), Loredana Lipperini (scrittrice, giornalista, conduttrice radiofonica), Alessandro Mari (scrittore, editor), Laura Pariani (scrittrice), Lara Ricci (giornalista culturale) e Bruno Ventavoli (giornalista, critico letterario).

Le 25 scuole che costituiscono le Giurie Scolastiche 2021 sono: Liceo Scientifico “L. Cocito” di Alba (Cn); Liceo Classico, Artistico e Musicale di Aosta; Liceo Scientifico Statale “Augusto Righi” di Bologna; Liceo delle Scienze Umane e Artistico “Giovanni Pascoli” di Bolzano; Liceo Classico “Don Bosco” di Borgomanero (No); Licei “Giolitti-Gandino” di Bra (Cn); Liceo Classico “V. Lanza” di Foggia; Istituto di Istruzione Superiore “Mazzatinti” di Gubbio (Pg); Liceo Classico Linguistico “Leopardi” di Macerata; Liceo Scientifico “Belfiore” di Mantova; Istituto di Istruzione Superiore “Duni-Levi” di Matera; Liceo Classico Statale “C. Beccaria” di Milano; Liceo Classico e Linguistico Statale “Carlo Alberto” di Novara; Liceo Classico “Antonio Gramsci” di Olbia; Liceo Statale “Guglielmo Marconi” di Pescara; Liceo Classico Statale “G. F. Porporato” di Pinerolo (To); Liceo Scientifico “Michelangelo Grigoletti” di Pordenone; Liceo Classico “Gioacchino da Fiore” di Rende (Cs); Liceo Ginnasio Statale “Virgilio” di Roma; Liceo Artistico “Sabatini-Menna” di Salerno; Liceo Statale “G. D. Cassini” di Sanremo (Im); Convitto “Umberto I” di Torino; Istituto di Istruzione Superiore “Fardella-Ximenes” di Trapani; Liceo Classico Statale “Giosuè Carducci” di Viareggio (Lu); Scuola Italiana Statale di Madrid.

I partner del Premio

Il Premio Lattes Grinzane è organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes con il contributo di Regione Piemonte e Mic-Ministero della Cultura; con il sostegno di Fondazione CRC, Fondazione CRT, Banca D’Alba, Azienda Vitivinicola Conterno Giacomo, Banor; con il patrocinio e il sostegno di Comune di Monforte d’Alba, Città di Alba, Comune di Grinzane Cavour, Città di Cuneo, Unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo, Confindustria di Cuneo-Sezione Cultura e Intrattenimento; in collaborazione con Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, Salone Internazionale del Libro di Torino, Polo del ‘900, Fondazione Radici, Associazione Paesaggi Vitivinicoli Di Langhe Roero e Monferrato-Unesco, Protezione civile di Alba-Proteggere Insieme, Barolo Capitale italiana del Vino 2021, Casa editrice Lattes, Associazione “Giardino forbito”, Azienda Agricola Conterno Fantino, Ceretto Azienda Vitivinicola, Enoteca Regionale Piemontese Cavour, Terre del Barolo, Arnaldo Rivera, Antica Torroneria Piemontese, Ristorante La Piola, Felicin – Ristorante Albergo “Dimora Storica”, I Castelli Hotel, Enoclub-Caffé Umberto, Vincafè, Audiosystem Srl; sotto gli auspici del Centro per il libro e la lettura.

La Fondazione Bottari Lattes

La Fondazione Bottari Lattes è nata nel 2009 a Monforte d’Alba (Cn), dalla volontà di Caterina Bottari Lattes. Ha come finalità la promozione della cultura e dell’arte e l’ampliamento della conoscenza del nome di Mario Lattes (1923-2001) nella sua multiforme attività di pittore, scrittore, editore e animatore di proposte culturali. Porta avanti iniziative di studio e di ricerca culturale, curandole direttamente o in collaborazione con altri enti o istituzioni, e organizza progetti e appuntamenti culturali. Tra le principali attività: il Premio letterario internazionale Lattes Grinzane, il Premio biennale Mario Lattes per la Traduzione, mostre di arte e fotografia, i progetti per le scuole come Vivolibro, i convegni.

All’interno della sede della Fondazione Bottari Lattes, in via Marconi 16, a Monforte d’Alba, è stato istituito il nuovo Centro Studi Mario Lattes, un luogo di ricerca e di approfondimento di tutte le attività che ruotano attorno alla figura di intellettuale, scrittore, artista ed editore di Lattes e che riunirà: la Biblioteca Mario Lattes, l’Archivio delle carte di Mario Lattes e di altri fondi documentali in possesso della Fondazione e il patrimonio dei dipinti Mario Lattes. Il Centro Studi opererà in sinergia con il Ministero della Cultura, le Università e tutte le Istituzioni culturali che nel tempo verranno coinvolte dalla sua programmazione, in modo da costruire un ecosistema di alto valore scientifico e culturale capace di fare rete su tutto il territorio nazionale e di collaborare con Istituzioni internazionali.

Online è visitabile la mostra I mondi di Mario Lattes #1, la prima tappa di un viaggio artistico attraverso i dipinti di Lattes, molti dei quali mai esposti prima, che sono stati acquisiti di recente a collezionisti privati per arricchire e rendere il più completo possibile il patrimonio dell’archivio.

Nel 2017 la Città di Torino-Presidenza del Consiglio Comunale ha intitolato a Mario Lattes i giardini pubblici di Piazza Maria Teresa, come riconoscimento all’impulso culturale profuso da Lattes nei suoi tanti impegni e iniziative portati avanti nel capoluogo piemontese.