Nuova disciplina olimpica a Isola di Capo Rizzuto: il lancio del sacchetto
Pubblichiamo di seguito una nota stampa inviata dall’associazione “Isola Ambiente Apnea”.
La Associazione Sportiva Dilettantista “Isola Ambiente Apnea” è una associazione di isola di Capo Rizzuto particolarmente attenta al tema ambientale, soprattutto in ambito marino ed oltre ad essere una associazione di appassionati agonisti e sportivi è anche una associazione ambientalista che sempre si è battuta ed ancora oggi si batte per il rispetto dell’ambiente” come possono dimostrare le sue campagne stampa e di sensibilizzazione sociale sui tumori, autorizzazioni alle multinazionali per la ricerca (con AirGun) e lo sfruttamento degli idrocarburi, pulizie dei fondali marini, pesca ecocompatibile, tutela, salvaguardia e salvataggio della specie Caretta Caretta (tartaruga marina) etc…
La ASD Isola Ambiente Apnea annovera al suo interno atleti ed associati oltre che di Isola di Capo Rizzuto, anche di Crotone e di Catanzaro e di altri paesi della Calabria. La “nostra” società oltre ad essere una società sportiva per il settore pesca in apnea (affiliata alla federazione italiana FIPSAS) è una associazione ambientalista molto legata al nostro fantastico territorio caratterizzato dalle sue bellezze naturali e dal suo patrimonio di flora e fauna autoctona che ci invidia gran parte dei paesi del mediterraneo.
Due anni orsono, un coraggioso sindaco, Gianluca Bruno, tanto si è battuto perché ad Isola di Capo Rizzuto si iniziasse la tanto attesa Raccolta Differenziata. Certamente una novità per tutti e cosa molto importante per il rispetto dell’ambiente. L’entusiasmo iniziale però, per una così grande svolta per il nostro paese, è tuttavia andato a scontrarsi con una dura e sempre più diffusa realtà: IL LANCIO DEL SACCHETTO ad opera di persone che, probabilmente per scarsa cultura del rispetto dell’ambiente e per l’atavica apatia a regole e metodi di convivenza civile, disinteressandosi delle conseguenze nefaste per tutto il territorio, per la cittadinanza e per se stessi e per i propri figli gettano la spazzatura ai margini delle strade, nei canaloni e nelle campagne.
Negli ultimi giorni, abbiamo potuto riscontrare, che il lancio del sacchetto è diventata una pratica, purtroppo, molto diffusa ed infatti, un po’ in tutto il comprensorio comunale, nei luoghi a margine delle strade e nelle località dalle più isolate a quelle più vicine al centro del paese, ci sono cumuli di spazzatura e rifiuti che imbrattano il territorio e mettono in cattiva luce tutto il resto della popolazione oltre a creare ricettacoli di sporcizia possibili volani di infezioni e sicuro danno all’ambiente.
Alcuni di questi concittadini sono diventati così bravi che verrebbe da pensare di proporre al CONI la creazione di una nuova disciplina olimpica, in modo tale da avere una chance per distinguerci in ambito mondiale.
Il sarcasmo è d’obbligo, soprattutto in un periodo non certamente roseo per la città di Isola di Capo Rizzuto che ha visto operazioni giudiziarie a forte eco nazionale ed ancora, ultimamente, clamore e polemiche per il commissariamento del Comune di Isola di Capo Rizzuto. E noi che facciamo? Lanciamo il sacchetto!
Da cittadini di Isola e da rispettosi dell’ambiente e del prossimo, ci vogliamo distaccare e denunciamo quei nefandi e sciagurati compaesani che scelgono il gesto estremo del lancio del sacchetto.
Ci auguriamo anche che gli organi di polizia e di controllo preposti alla tutela ambientale utilizzino il pugno duro per il contenimento di questo fenomeno, che oltre a creare un danno ambientale e di immagine, crea anche un serio problema economico al territorio. E pensare che la spazzatura vengono a prenderla sulla porta di casa… o dobbiamo pensare che a Isola c’è gente che non ha il tempo di differenziare in casa sua i rifiuti che produce?
Pensiamo sia inutile dilungarsi sui danni ambientali diretti ed indiretti che tale pratica causa, vogliamo solo ricordare che le immondizie e gli inquinanti che ne derivano sono destinati, attraverso le pioggie, a giungere, prima o poi, a mare, il nostro amato mare… lì dove c’è l’Area Marina “Capo Rizzuto”.
Ed allora? Perché si lancia il sacchetto? Perchè?
Ebbene sicuramente qualcosa non torna!…e ci domandiamo: come mai prima della differenziata non si praticava il “lancio del sacchetto” e oggi, nonostante il servizio di raccolta porta a porta, è pratica diffusa?
Perché si lancia il sacchetto per strada se questo fa aumentare i costi per tutti i cittadini, compresi coloro che sono colpevoli di questo reato?
Certamente il servizio di raccolta differenziata può e deve essere migliorato: raccolta giornaliera della frazione umida del rifiuto (non è possibile che non si possa cucinare pesce di Venerdì perché altrimenti si sarebbe costretti a “detenere” le interiora insieme alle magnifiche esalazioni odorose sino al Lunedì successivo previsto per la raccolta); l’apposizione del bollino rosso per i sacchetti non conformi andrebbe effettuata con maggiore attenzione (ad esempio contestando il sacchetto con un verbale di contestazione direttamente con il cittadino che in questo modo ha la possibilità di appurare l’illecito o di far sapere all’operatore ecologico che quel fazzoletto di carta nell’indifferenziato ci è finito solo perché imbrattato di nafta e quindi non recuperabile). Questo perché una volta che il cittadino trova il bollino che secondo lui non è corretto come deve fare per contestarlo? Si deve caricare il sacchetto e si deve recare presso l’azienda che fa il servizio?
Lanciamo un appello dunque ai cittadini, perché il LANCIO DEL SACCHETTO non venga più praticato ed un appello agli amministratori affinchè si programmi la raccolta differenziata con maggiore attenzione soprattutto nell’efficienza dell’attività di raccolta e che sia praticata in modo professionale e rispettoso anche delle esigenze dei cittadini del settore.
E poi che si dia slancio e sviluppo al territorio anche attraverso l’utilizzo di sistemi innovativi di sfruttamento del rifiuto come risorsa!
Gli impianti di selezione per esempio, sono sistemi in grado di trattare il sacchetto del tal quale o del differenziato correggendo, ove ve ne fossero, errori fatti a monte nella catena di raccolta che creano posti di lavoro, sistemi di raccolta snelli e funzionali, costi minimi e ritorni occupazionali ed economici per il territorio.
Il “Decreto Ronchi” sui rifiuti compie 20 anni, ma ancora non è che si sia capito gran chè.
Il D.Lgs 22/97 indicava come risorsa il rifiuto.
E noi che facciamo?
Lanciamo il sacchetto!