Nuovo reparto oculistico del Mengo, l’ospedale più antico e ora il più innovativo dell’Uganda
Dopo la posa della prima pietra a dicembre 2021, i lavori sono terminati e il nuovo reparto viene inaugurato: contiene 4 sale operatorie e la prima Banca della Cornea del Paese
Inaugurato il Mengo Eye Unit, il nuovo reparto oculistico dell’Ospedale Mengo a Kampala, capitale dell’Uganda, reso possibile grazie a CBM Italia, organizzazione internazionale impegnata nella salute, l’educazione, il lavoro e i diritti delle persone con disabilità nel mondo e in Italia.
Presenti alla cerimonia: Thomas Tayebwa, Deputy Speaker of Parliament of Uganda; Margaret Muhanga Mugisa, Minister of State for Health; Arc. Bishop Stephen Kazimba Mugalu; Massimo Maggio, Direttore di CBM Italia; altre autorità e molti pazienti dell’ospedale.
A due anni e mezzo dalla posa della prima pietra del lavoro di ampliamento (dicembre 2021) il nuovo reparto oculistico, che rivoluziona l’accesso alle cure nel Paese, apre le porte alla popolazione ugandese e dei Paesi limitrofi offrendo una nuova struttura, grande e moderna, come spiega il coordinatore di progetto del Mengo, Isaac Rosso: «Con il nuovo reparto prevediamo di visitare oltre 100mila pazienti ogni anno. E nelle 4 nuove sale dedicate agli interventi potremo operare agli occhi 50 persone – bambini, donne, uomini – ogni giorno».
Il Mengo Eye Unit è un nuovo complesso di 4.280 mq, collegato al Mengo e strutturato su 3 piani più uno interrato, costruito secondo standard internazionali e con rampe di accesso per le persone con disabilità. Un ampliamento che consente all’ospedale di offrire uno spettro più ampio di servizi oculistici e garantire un ambiente più confortevole ed efficiente sia al personale sia ai pazienti, che non dovranno più, per esempio, attendere il proprio turno sotto le tende all’esterno durante i giorni di pioggia intensa o sole cocente.
Nel nuovo reparto sono state allestite 4 nuove sale operatorie, che permettono di eseguire un volume maggiore di interventi chirurgici e trattare in modo efficace una gamma più ampia di patologie come quelle legate alla retina e all’orbita, il glaucoma e lo strabismo. C’è poi una sala per le visite, una sala esami, un’unità di ipovisione dove svolgere sessioni di stimolazione e riabilitazione visiva, camere di degenza per pazienti e nel piano interrato nasce la prima Banca della Cornea del Paese, essenziale per garantire tessuto corneale ai pazienti che necessitano di un trapianto. In Uganda la cecità corneale è la seconda causa di perdita della vista dopo la cataratta.
Il Mengo Eye Unit consolida il ruolo dell’Ospedale Mengo come leader nelle cure delle patologie visive e nell’innovazione sanitaria in Uganda.
Oggi il bacino di utenza dell’ospedale è di oltre 2 milioni di persone, provenienti da tutto il Paese e da quelli limitrofi (Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan, Ruanda, Burundi). È riconosciuto per la sua esperienza nella medicina interna, la chirurgia generale, i servizi per la maternità, le cure odontoiatriche ma soprattutto per le cure visive. È infatti un punto di riferimento del sistema sanitario nazionale ugandese e centro di eccellenza, moderno e autosufficiente, per la cura e la prevenzione delle patologie visive sia negli adulti che nei bambini.
Si pensi che in Uganda 1,2 milioni di persone hanno problemi visivi, e nel 75% dei casi le cause sono prevenibili o curabili (la patologia più diffusa è la cataratta con il 57%).
Il sostegno di CBM al Mengo inizia nel 1990 (l’ospedale è nato poco prima, nel 1987, ed è il più antico ospedale oculistico dell’Uganda) e, nel tempo, questa collaborazione ha dato risultati significativi nelle cure oculistiche nel Paese, fornendo non solo servizi ma anche alta qualità, completezza e inclusività, formazione e ricerca, iniziative di sensibilizzazione e collaborazione.
Il Mengo Eye Unit si inserisce in un ampio progetto di CBM Italia avviato nel 2019 dedicato alla salute visiva. In questi ultimi due anni e mezzo di lavoro per la sua costruzione, l’ospedale ha già raggiunto ottimi risultati (registrati a fine 2023): oltre 380mila pazienti hanno avuto accesso ai servizi oculistici specializzati, di cui circa 3mila provenienti da altri ospedali ugandesi o di Paesi limitrofi. Sono stati realizzati oltre 7mila interventi di cataratta e distribuiti oltre 1.000 occhiali da vista.
Tra i pazienti curati, oltre 1.000 bambini e 1.300 adulti in stato di povertà hanno avuto la possibilità di essere operati gratuitamente. L’obiettivo di CBM Italia nel sostegno alla creazione del nuovo reparto è proprio quello di estendere i servizi di cure oculistiche ai pazienti più svantaggiati e vulnerabili, nella convinzione che il diritto alla vista debba essere garantito per ogni persona.
Spiega infatti Massimo Maggio, direttore di CBM Italia, presente alla cerimonia di inaugurazione: «La collaborazione tra CBM Italia e l’Ospedale di Mengo incarna lo spirito di cooperazione, innovazione e compassione che è al centro dello sviluppo sostenibile. Oggi non stiamo solo aprendo le porte del Mengo Eye Unit, stiamo aprendo un mondo di possibilità: questo nuovo complesso oculistico curerà innumerevoli persone e famiglie, offrendo servizi completi di cura degli occhi, dalla diagnosi al trattamento e alla riabilitazione. E, dotato della tecnologia più recente e di personale qualificato, stabilirà nuovi standard di eccellenza nella fornitura di cure oculistiche». E conclude: «Il nostro lavoro è lungi dall’essere finito. Ci sono ancora milioni di persone in tutto il mondo che soffrono inutilmente di cecità e disabilità visive. Ma con progetti come il Mengo Eye Unit stiamo dimostrando che il cambiamento è possibile e che insieme possiamo creare un mondo in cui tutti abbiano l’opportunità di vivere una vita dignitosa e realizzata».