Operazione Jonny, mons. Graziani: “Notizia era nell’aria, chiesi a don Edoardo di lasciare”
“Da quando sono arrivato nella diocesi di Crotone-Santa Severina ho – da subito – conferito sia con don Edoardo che con i suoi superiori rosminiani circa la necessità di un trasferimento del sacerdote dalla sua sede” perché ” purtroppo la notizia era “nell’aria”. Come vescovo però non potevo intervenire in altro modo”. Così monsignor Domenico Graziani, arcivescovo di Crotone-Santa Severina, in una intervista rilasciata a L’Avvenire di Calabria, all’indomani della maxi operazione Jonny che ha portato al fermo di 68 persone, tra le quali il parroco di Isola di Capo Rizzuto, don Edoardo Scordio. L’inchiesta ha svelato gli interessi della cosca Arena sulla gestione del centro di accoglienza per migranti Sant’Anna, gestito da anni dalla Misericordia, il cui governatore Leonardo Sacco è stato fermato ieri.
Monsignor Graziani ha inoltre aggiunto di aver sospeso don Scordio dal servizio in parrocchia: “Questo è l’atto più significativo che io possa concepire in questo momento. Questa decisione, ad onor del vero, è nata in piena comunione con i suoi superiori dell’Istituto della Carità fondato da Antonio Rosmini di cui don Edoardo fa parte. Al suo posto, nella parrocchia di Maria Assunta ad Isola Capo Rizzuto, è stato sin da subito designato un altro sacerdote rosminiano”.