Palermo, sportello antiracket funziona

PALERMO – Aiuto e sostegno pieno alle vittime, piccoli e medi imprenditori, delle estorsioni criminali e accompagnamento capillare nel delicato percorso di ripresa dell’attività imprenditoriale e di reinvestimento economico nell’Isola. E’ l’attività svolta in tre anni dallo Sportello di Solidarietà antiracket di Palermo coordinato e guidato dall’avvocato Ugo Forello. I risultati raggiunti, frutto di un’attività capillare operata nel territorio che si è avvalsa della collaborazione di istituzioni e forze dell’ordine, sono stati presentati questa mattina nella sede della prefettura di Palermo.

Dal 2013 ad oggi 126 sono state le persone seguite dallo sportello e 317 gli utenti che ne sono entrati in contatto. 882 è stato il numero di incontri, 76 il numero delle istanze e delle integrazioni alle vittime del racket, 11 le istanze e integrazioni alle vittime dell’usura. 41 il numero di provvedimenti di sospensione dei termini di pagamento di tasse e mutui bancari in favore delle vittime ed oltre 1300 gli atti di assistenza tecnico amministrativa. Inoltre, un altro dato importante sono i 5.440.994 euro di elargizioni dal Fondo di Solidarietà per le vittime del racket e dell’usura.

Lo sportello di solidarietà è nato nel 2013 da un progetto di collaborazione tra alcuni professionisti/attivisti fondatori del comitato Addiopizzo, l’ufficio del Commissario straordinario antiracket e la Fai, fornendo supporto giuridico, economico, psicologico a tutte le vittime di racket ed usura. L’equipe, composta da avvocati, commercialisti, tributaristi e psicologi supporta le vittime nella delicata fase precedente alla denuncia e nel momento successivo ad essa, offrendo una tutela su tutte le problematiche che possano interessare chi denuncia ed il suo nucleo familiare.

“Oggi si presenta e promuove l’attività di uno sportello che è sicuramente un modello sociale di cambiamento forte – afferma nel suo saluto il prefetto di Palermo Antonella De Miro – che può considerasi sia un punto d’arrivo per la positività dei risultati raggiunti e dell’esperienza maturata ma anche un punto di partenza per continuare a valorizzare le strade di interazione e di collaborazione tra l’associazionismo e le istituzioni”.

“In questi ultimi tre anni – sottolinea Ugo Forello, responsabile dello Sportello di Solidarietà – sono cambiate molte cose. Abbiamo un sistema di tutela degli imprenditori che denunciano che funziona pur con tutti i problemi che ci sono. Oggi possiamo dire che la situazione è migliorata nel senso che, grazie al lavoro investigativo e delle forze dell’ordine, il racket delle estorsioni è meno diffuso rispetto a 10 anni fa. Inoltre, registriamo con soddisfazione che, il numero di collaboranti è in crescita e nello stesso tempo il numero delle estorsioni contestate diminuisce e cioè sono ridotte le estorsioni consumate rispetto a quelle tentate. Oggi grazie ad un sistema di rete molto attivo in cui sono coinvolti Addiopizzo, l’attività dello sportello e le azioni delle istituzioni a più livelli insieme alle forze dell’ordine c’è una maggiore sensibilità sul tema. Rimane ancora un altro salto di qualità da fare che è quello di favorire ancora di più l’approccio collettivo e collaborativo degli stessi imprenditori nel rifiuto a questi sistemi”. “Sicuramente un segno molto importante – continua Forello – che non va sottovalutato è che tutti gli imprenditori sostenuti hanno reinvestito il denaro in Sicilia riattivando la buona economia”.

“Grazie a questi progetti che si avvale della collaborazioni di tante realtà – afferma Tano Grasso, presidente onorario della Federazione delle Associazioni Antiracket Italiane – stiamo alimentando e portando avanti un circuito virtuoso che parte da modelli positivi. Occorre continuare su questa strada. Certamente ci sono altri aspetti su cui bisogna ancora mantenere alta l’attenzione. Per esempio oggi è più facile denunciare la mafia che denunciare in maniera forte tutti i processi corruttivi che interessano il nostro Paese. Su questo campo c’è ancora  un grosso lavoro sinergico da fare”. “In questa città da sempre così martoriata – afferma Santi Giuffrè, Commissario Nazionale Antiracket – ci sono stati e ci continuano ad essere forti fermenti di positività che spingono ad andare avanti. In questa terra la cultura del nuovo ha sempre trovato il massimo della sua esaltazione che l’ha fatta essere da sempre laboratorio del bene come dimostra l’esperienza principe di Addiopizzo nella sua capacità di avere sviluppato meccanismi di cambiamento sociale”.

Sulla base del lavoro compiuto e dei risultati ottenuti, lo Sportello di Solidarietà rilancia la propria attività futura con la nuova sede di via Scrofani,n° 58, con una linea telefonica h24 ( 342 9636926) e con un sito internet www.sportellosolidarieta.it (Agenzia Redattore Sociale)