Piccoli Grandi Cuori dona innovazione e tecnologia ai pazienti della Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica
In occasione del Brindisi di Natale all’IRCCS Policlinico di S.Orsola l’associazione Piccoli Grandi Cuori dona al Polo Cardio-Toraco-Vascolare un elettrocardiografo wireless per la prova da sforzo durante i monitoraggi dei cardiopatici congeniti.
Quest’anno Babbo Natale porta in dono innovazione e tecnologia ai pazienti della Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età Evolutiva dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. In occasione del Brindisi di Natale Piccoli Grandi Cuori che si è tenuto questa mattina presso il Polo Cardio Toraco Vascolare pad. 23, l’associazione ha donato un elettrocardiografo wireless per la prova da sforzo durante i monitoraggi dei cardiopatici congeniti del valore di 13.420 euro. A dare il via ai festeggiamenti per celebrare questo Natale tanto atteso è stato il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini: “Un’altra prova di come la generosità e la solidarietà siano tratti distintivi della nostra Regione, che in questa occasione si uniscono alla straordinaria qualità della nostra sanità pubblica. Grazie di cuore all’associazione Piccoli Grandi Cuori che, come le tantissime altre realtà associative presenti in Emilia-Romagna, offrono un contributo fondamentale al fianco di medici, infermieri e operatori sanitari. Lavorando insieme si possono cogliere risultati eccezionali”. Presente anche la vicesindaca del Comune di Bologna Emily Marion Clancy. “Il cuore solidale e accogliente di Bologna si vede nelle iniziative messe in campo dalle associazioni come Piccoli Grandi Cuori. Grazie agli sforzi, alle donazioni e al lavoro che l’Associazione fa ogni anno e ogni giorno, uniti ai progressi delle tecniche mediche e alla diagnosi precoce, è sempre più possibile garantire a questi piccoli pazienti affetti da cardiopatie congenite un normale stile di vita, in cui sia garantito il diritto al gioco e all’infanzia”. Insieme ai volontari di Piccoli Grandi Cuori, alle psicologhe e assistenti sociali dell’associazione e alla presidente Paola Montanari, erano presenti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari della Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica, e il comico Stefano Bicocchi in arte “Vito” che ha portato come tutti gli anni i suoi auguri in Reparto.
A rendere più dolce il Natale di tutto il personale e dei pazienti, oltre 70 Panettoni – nati dall’estro del maestro Roberto Rinaldini – in dono per celebrare il brindisi di Piccoli Grandi Cuori. Le specialità firmate Rinaldini, già eccellenza nella tradizione culinaria italiana, sono dedicate oggi a chi il Natale lo vive in ospedale, con l’augurio di tornare presto a casa. I dolci sono arrivati su una ‘slitta’ speciale grazie all’azienda Fercam che li ha portati da Rimini a Bologna”.Polo dei Cuori. “Da sempre – spiega Paola Montanari, presidente – sosteniamo la ricerca scientifica e siamo a fianco del personale sanitario tramite l’acquisto di attrezzature mediche di ultima generazione. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità della cura per tutti i cardiopatici congeniti. Nel corso del 2022 abbiamo donato una sonda ecocardiografica transesofagea ed un Borsa di studio per il Dottorato di Ricerca in Scienze Cardio Nefro Toraciche. In occasione della Giornata Mondiale del Cuore, inoltre, abbiamo inaugurato il Progetto Pareti: 500 metri quadrati di superficie del reparto colorati e dipinti. Con questa nuova donazione, innovazione e tecnologia saranno al servizio dei pazienti ma anche del personale sanitario”.
Il nuovo ECG wifi portatile donato dall’associazione è impiegato nell’Unità Operativa di Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età Evolutiva dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola. Qui ogni anno vengono curati oltre mille neonati, bambine e bambini, ragazze e ragazzi cardiopatici e qui, tutti i giorni, Piccoli Grandi Cuori è presente con servizi di assistenza psicologica, socioassistenziale e accoglienza presso la casaL’Unità Operativa di Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età Evolutiva dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola conta circa 600 ricoveri annuali, con 400 procedure annuali di emodinamica, circa 7.000 visite ambulatoriali, 8.000 esami strumentali l’anno (tra prove da sforzo, ecocardiogramma transesofageo, ecodoppler transcranico, eco stress dobutamina, test cardio-polmonare, studi elettrofisiologici transesofagei). Sono quasi 500 l’anno gli ecocardiogrammi fetali eseguiti in feti con sospette cardiopatie.
La nuova apparecchiatura consentirà, da un lato, di implementare l’attività clinica svolta dal presidio ospedaliero, dall’altro di investire in misura crescente sull’attività formativa svolta presso il Policlinico. “Questo strumento – spiega la dott.ssa Anna Balducci, Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola – può essere impiegato per tutte le patologie, per bambini a partire dai 6-7 anni. Rappresenta un supporto anche in ambito di formazione all’interno: è infatti utilizzato anche dagli specializzandi dell’unità operativa e per le attività che rientrano nell’ambito della medicina dello sport. Inoltre, grazie all’ultimo aggiornamento e rimodernamento del software e della sonda possiamo misurare la saturazione arteriosa. Un parametro molto importante, soprattutto per pazienti spesso desaturati come i nostri”.
L’ECG è uno strumento indispensabile e tra i più utilizzati all’interno dei reparti di cura delle patologie cardiache; il suo utilizzo rappresenta una metodica base perché consente di sciogliere numerosi quesiti diagnostici ed è impiegato in tutte le fasi di trattamento dei pazienti, sia pre sia post operatorie. In questo campo l’ECG wifi rappresenta un’evoluzione tecnologica in grado di garantire efficienza, esami sempre più completi e diverse funzionalità ulteriori e migliorative per i medici che lo utilizzano.
L’importanza di avere a disposizione un ECG wifi si manifesta anche in aspetti di sicurezza e flessibilità. Gli strumenti tradizionali con i fili, infatti, richiedono che il paziente sia attaccato alla macchina sia dal lettino sia in movimento, nel caso di prove da sforzo. Avere uno strumento wifi, con le informazioni trasmesse direttamente dagli elettrodi, minimizza ogni rischio connesso al suo utilizzo e maggiore semplicità di utilizzo sia per i medici sia per i pazienti sottoposti all’esame. In particolar modo nel caso dei pazienti più piccoli.