Pro Loco: opportunità e prospettive per la Calabria in Europa
CROTONE – Si è tenuto nella serata di ieri, 10 febbraio, nella Sala Consiliare del Comune di Crotone il convegno “Pro Loco: opportunità e prospettive per la Calabria in Europa” promosso da Unione Provinciale Pro Loco, Unione Regionale e Associazione Terra di Mezzo in collaborazione con il Comune di Crotone.
Moderato dalla presidente della Pro Loco Crotone, Mariagrazia Grande, all’iniziativa che ha visto coinvolte le pro loco della provincia di Crotone sono intervenuti Giovanni Fabiano, presidente UNPLI della provincia di Crotone, Anna Gianpà Consigliere Regionale UNPLI, Gianni Paone presidente dell’associazione Terra di Mezzo e Micaela Papa e Raffaele Viscomi della stessa associazione.
Nel corso dei lavori è intervenuto Francesco Vignis, portavoce del sindaco Pugliese.
Erano presenti i rappresentanti delle Pro Loco di Rocca di Neto, Cirò, Isola Capo Rizzuto, Petilia Policastro, Strongoli, Melissa, Caccuri, Cutro, Le Castella, Verzino, Mesoraca, Roccabernarda e Scandale.
Partendo dal ruolo strategico che assumono le Pro Loco anche in ambito di sviluppo turistico ed economico del territorio il convegno è stata l’occasione per focalizzare quali prospettive positive può assumere anche in chiave di partecipazione a bandi europei una rete costituita proprio dalle pro loco in collaborazione con enti locali ed associazioni.
I rappresentanti della Associazione Terra di Mezzo che, in ambito regionale, hanno già acquisito una ampia esperienza al riguardo hanno presentato alcune possibilità che offre l’Europa soprattutto ai giovani per scambi interculturali.
Si è parlato del servizio volontario europeo che offre ai giovani tra i 17 e 35 anni l’opportunità di svolgere un’attività di volontariato per un periodo che va dai 2 ai 12 mesi che vede la totale copertura delle spese per questa esperienza che già tanti giovani hanno positivamente sperimentato.
Oltre al servizio volontario europeo è stato affrontato il tema dell’Europa per i cittadini. Un programma che avvicina i cittadini all’Europa promuovendo la cittadinanza attiva per confrontarsi e discutere su temi e problemi comuni e che propone le cosiddette “reti di città”.
Infine focus su “gli scambi internazionali giovanili”, un confronto tra giovani per apprendere le lingue, realizzare attività in ambito sportivo, culturale, sociale ed ambientale. Una opportunità che la Comunità Europea offre ai giovani tra i 13 e i 30 anni. (Comunicato Stampa)