Psycho, le 5 cose che forse non sapevi sui due film
Analogie, differenze e curiosità tra remake e pellicola originale.
Uscito nel 1998, Psycho, remake del capolavoro di Aldred Hitchcock del 1960, è diretto da Gus Van Sant. Il regista ripropone una versione fedele del film originale, ci cui resta intatta la trama, ma cambia ovviamente il cast. Nonostante Gus Van Sant si sia attenuto scrupolosamente alla pellicola del 1960, esistono alcune differenze tra le due versioni cinematografiche. Di seguito, alcune curiosità che forse non conoscete sul film.
Psycho, la trama
La trama del film è ampiamente nota, se non altro perché il film è divenuto un vero e proprio cult della cinematografia mondiale. Un thriller psicologico che gioca sulla doppia identità del suo protagonista e che incute tensione, mette ansia. Un risultato che solo il grande maestro del brivido, con la sua magistrale regia, poteva ottenere.
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Gus Van Sant sposta la storia nel 1998, ambientando il racconto in un’epoca più moderna, scelta che gli consentirà di girare il film a colori. La vicenda narrata è sempre la stessa e ruota intorno a un serial killer, dalla personalità contorta. È Norman Bates che gestisce il Bates Motel dove arriva Marion Crane. La donna è una segretaria che ha rubato del denaro a un cliente dell’agenzia immobiliare per cui lavora. Si mette in viaggio per raggiungere il fidanzato e, durante il viaggio, si ferma nel lugubre motel di Norman.
Marion resta molto colpita, negativamente, da quell’uomo così strano che racconta di vivere con la mamma disabile. In realtà non c’è nessuna madre: Norman ha una doppia personalità, che lo porta a essere due persone contemporaneamente.
Una mente malata incline a commettere reati: mentre Marion, che nel frattempo si è pentita del furto e vorrebbe tornare indietro, sta facendo una doccia, viene uccisa a pugnalate. È questa la scena più iconica del film. La scomparsa della ragazza fa scattare le indagini e gli investigatori arrivano, inevitabilmente, al Bates Motel…
Psycho, cast e curiosità sui due film
Tra il film originale e il remake di Psycho esistono diversi punti in comune, non solo nella trama, ma anche alcune differenze, a partire dal cast. Vince Vaughn interpreta Norman Bates, ruolo che Hitchcock affidò a Anthony Perkins, mentre Marion Crane, precedentemente interpretata da Janet Leigh, ha il volto di Anne Heche. Tra gli attori anche Julianne Moore, Viggo Mortensen e William H. Macy. Ma vediamo qualche curiosità sul film.
- La scena iniziale. Intanto va detto che, nella versione del 1998, Gus Van Sant esaudisce un desiderio di Hitchcock: aprire il film con uno zoom panoramico sulla città, che il maestro del brivido non riuscì a fare a causa delle limitazioni tecnologiche del tempo.
- Riproduzione fedele. Gus Van Sant ha voluto riprodurre fedelmente il film del 1960, riproponendo esattamente le scene per come erano state pensate da Hitchcock, errori compresi. Il regista, per sicurezza, aveva sempre con sé una copia della film, da rivedere in caso di incertezza.
- Stesso motel, casa diversa. Nonostante la cura nel realizzare una copia quasi identica all’originale, il remake presenta comunque alcune differenze rispetto all’originale. Ad esempio, se il Motel – sebbene rimodernato – è lo stesso del primo film, la casa di Bates è stata riprodotta. È stata posizionate di fronte all’abitazione utilizzata nella pellicola precedente, divenuta oggi meta turistica.
- Il cameo del regista. Come Hitchcock, anche Gus Van Sant si concede un cameo nel suo film e appare tra la folla quando Marion entra al lavoro, proprio come il suo predecessore.
- Immagini subliminali. Non tutti, infine, sanno che il regista nel film del 1998 ha inserito alcuni fotogrammi subliminali nelle due scene più iconiche del film, l’accoltellamento nella doccia e l’omicidio di Arbogast. Nella prima scena, si vedono immagini di una tempesta, mentre nella seconda appaiono velocemente una donna nuda e un vitello.