Referendum, scoppia caso matite cancellabili
“La matita che ho usato per votare era cancellabile”. E lo fa mettere a verbale. A denunciare la presunta anomalia dalla sua pagina Facebook è il noto cantante Piero Pelù che aggiunge: “Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio.” Pelù pubblica anche tre foto a dimostrazione di quanto dichiarato.
Quanto accaduto nel seggio in cui si è recato a votare l’artista toscano, non pare essere un caso isolato. In tutta Italia, da Nord a Sud, è scoppiato il caos matite non indelebile. A seguito di denuncia da parte di un elettore a Catania, dove tre lotti di matite sono stati sostituiti nei seggi allestiti per il referendum nella scuola Dante Alighieri, è intervenuta anche la Prefettura precisando che la «matita copiativa può essere cancellata da un foglio bianco, ma non dalla scheda elettorale». Quest’ultima, se messa alla prova, rischia di essere «bucata» con il rischio di invalidare il voto mentre l’elettore è passibile di denuncia da parte del presidente del seggio.
Nel tardo pomeriggio, sulla vicenda, è intervenuto anche il Viminale che in una nota ha precisato: “Le matite cosiddette ‘copiative’ sono indelebili – così come, tra l’altro, aveva dichiarato il produttore, Faber-Castell, al Corriere della Sera, nel 2013 – e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale”.