Repubblica Centrafricana: MSF avvia campagna di vaccinazione senza precedenti

MSF vaccini centrafrica

L’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) ha avviato una campagna di vaccinazioni di massa senza precedenti in Repubblica Centrafricana (CAR) con l’obiettivo di vaccinare circa 220.000 bambini, pari a un quarto di tutti i bambini nel paese, entro la fine del 2016. Un’azione di portata eccezionale, anche a causa del costo proibitivo del vaccino antipneumococcico, che consentirà di proteggere i bambini al di sotto dei cinque anni contro le principali malattie responsabili di mortalità infantile nel paese.

Dati ufficiali del Ministero della Salute mostrano che la crisi politica e militare iniziata nel 2013 in CAR ha causato una drastica riduzione dei tassi di copertura vaccinale. Tra il 2012 e il 2014, il numero di bambini centrafricani vaccinati contro il morbillo si è ridotto dal 64% al 25%, mentre per le infezioni respiratorie è sceso dal 52% al 20%. Alla fine del 2013, solo il 13% dei bambini di un anno aveva ricevuto le vaccinazioni complete.

Avviata lo scorso luglio nel nord del paese in collaborazione con il Ministero della Salute, la campagna di MSF ha ora raggiunto la sub-prefettura di Berberati, in CAR sudoccidentale, e verrà gradualmente estesa a tutte e 13 le sub-prefetture in cui MSF è presente. Accanto ad essa, MSF potenzierà i servizi di vaccinazione nelle strutture sanitarie in cui lavora e in questo modo potrà fornire ai bambini al di sotto dei 5 anni una protezione efficace contro almeno nove malattie infettive (difterite, tetano, pertosse, polio, il batterio Haemophilus influenzae di tipo B, Epatite B, pneumococco, febbre gialla e morbillo). Saranno inoltre implementate misure preventive come la distribuzione di vitamina A, zanzariere, trattamenti anti-parassitari e screening per la malnutrizione, secondo i bisogni specifici di ciascuna prefettura.

“Questa campagna di vaccinazione preventiva è la più ampia mai avviata da MSF in Repubblica Centrafricana e una delle prime che mirano a proteggere i bambini al di sotto dei cinque anni contro un numero così alto di malattie” spiega Silvia Mancini, epidemiologa di MSF. “Data la situazione attuale nel paese, il rischio di epidemie e decessi causati da malattie prevenibili attraverso i vaccini è estremamente alto. È vitale garantire protezione contro queste malattie al maggior numero di bambini possibile.”

Nell’ambito della campagna, MSF sta somministrando anche il vaccino antipneumococcico coniugato (PCV) che a causa del suo costo proibitivo le organizzazioni umanitarie non hanno ancora potuto utilizzare su larga scala.

“In questo momento stiamo beneficiando di una donazione fatta dall’azienda farmaceutica Pfizer, uno dei due produttori del PCV. Senza di essa, avremmo dovuto spendere diversi milioni di dollari solo per acquistare il vaccino” continua Silvia Mancini di MSF. “Ma le donazioni non sono una soluzione percorribile. Il vaccino deve essere reso disponibile a un prezzo equo e accessibile, perché possa essere usato nel momento e nel luogo in cui gli operatori sanitari lo considerano necessario.”

 

Nell’aprile 2015, MSF ha lanciato la campagna internazionale “A Fair shot. Il vaccino giusto al prezzo giusto” con una petizione per chiedere ai due produttori del vaccino PCV, GlaxoSmithKline (GSK) e Pfizer, di rendere trasparente il prezzo imposto nei diversi paesi e ridurre il costo del vaccino a 5 dollari a bambino (ovvero 4,50 euro per tutte e tre le dosi) nei paesi in via di sviluppo. La raccolta firme continua fino a marzo. (Medici Senza Frontiere)