Riapre il negozio di Tiberio Bentivoglio
REGGIO CALABRIA – “In questo momento sto cercando di dimenticare tutto, tutto quello che mi è capitato in questi anni, come fosse il primo giorno di lavoro della mia vita. Sono molto contento di aver visto tanta gente perbene ieri sera alla riapertura del mio negozio. Per la prima volta ho visto tante persone mettersi in gioco: finalmente hanno capito che se ci mettiamo insieme la guerra contro il malaffare può davvero finire”. Sono le parole commosse di Tiberio Bentivoglio, commerciante di Reggio Calabria, che stamattina si è recato al lavoro nel suo nuovo negozio di articoli sanitari, inaugurato ieri sera sul lungomare Matteotti. Un primo giorno di lavoro decisamente speciale che arriva dopo l’incendio doloso ad un altro magazzino avvenuto solo due settimane fa, sempre nella città dello Stretto. In quell’occasione, per Bentivoglio si è trattato dell’ennesima intimidazione dopo 24 anni di lotta contro il racket, quasi un quarto di secolo speso a difendersi da incendi, furti e attentati alla sua vita. Una guerra che il commerciante reggino, testimone di giustizia, ha condotto sempre a testa alta rifiutandosi con tutte le sue forze di pagare il pizzo e quindi di piegarsi alla schiavitù del potere malavitoso.
Il nuovo esercizio commerciale è stato inaugurato con una vera e propria festa di popolo, sono stati tantissimi i reggini che si sono stretti intorno a Bentivoglio e alla sua famiglia. “Ho ricevuto numerosissimi attestati di stima, di vicinanza –racconta Bentivoglio, già all’opera di primo mattino nel suo negozio – questa è la Reggio che mi piace. Da questa città, dove è partito tutto nel 1992, in questo territorio dove è nato il male finalmente è venuta fuori tutta la volontà e la determinazione di sconfiggerlo questo male. C’erano anche tanti rappresentanti delle istituzioni che hanno fatto quadrato intorno a me a significare che lo Stato c’è. Ieri sera ho visto anche tanti giovani, è stato davvero un momento bellissimo per me e la mia famiglia che è molto provata dopo anni di guerra contro la criminalità”.
All’inaugurazione ha partecipato anche don Luigi Ciotti, presidente di Libera di cui fa parte anche Bentivoglio. “Don Ciotti non poteva mancare – commenta il testimone di giustizia – ogni volta che gli ho chiesto aiuto è stato sempre accanto a me. Se faccio ancora il commerciante lo devo a lui”. Tra i tanti ospiti c’era anche il noto imprenditore Lapo Elkann. “Quando ha saputo dell’incendio del magazzino di due settimane fa – spiega Bentivoglio – Elkann mi ha contattato, mi ha promesso che sarebbe venuto all’inaugurazione del mio nuovo negozio e lo ha fatto. Mi ha sorpreso favorevolmente per come si pone, per come lavora, per quello che sta facendo per la popolazione di Scampia. Mi ha detto che vuole fare anche qualcosa per gli imprenditori di Reggio che vivono ancora grossi problemi come me”.
Elkann ha così commentato la nascita del nuovo esercizio commerciale. “Sono qui a Reggio Calabria con un imprenditore, un eroe che lavora nel silenzio per non far morire, qui come altrove, il sogno italiano Tiberio – ha sostenuto Elkann – è un imprenditore che offre una testimonianza di grandissimo coraggio, vuole fare impresa in un contesto difficile come la Calabria. Sarebbe ora che in questo Paese per chi fa impresa ci fosse più sostegno, per riuscire ad operare nella legalità”. Per don Ciotti il nuovo negozio nato dalle ceneri di un incendio di soli pochi giorni fa “E’ frutto del lavoro di un coordinamento di associazioni che non ha mai lasciato mai solo Bentivoglio. E’ frutto dell’impegno del coraggio e della determinazione di tanta gente. Le fiamme non possono fermare quel bisogno di verità e di giustizia che è profondamente dentro ciascuno di noi. Non abbiamo bisogno di cittadini ad intermittenza, ma di cittadini responsabili che chiedono il cambiamento alle istituzioni e che, per primi, fanno la loro parte per cambiare”. Ad affiancare Bentivoglio tanti rappresentanti istituzionali: esponenti della politica, della magistratura e delle forze dell’ordine. A benedire i nuovi locali l’arcivescovo di Reggio Calabria mons. Giuseppe Morosini.
La nuova “Sanitaria Sant’Elia” ha riaperto nel giorno in cui è stata resa nota l’operazione “Sistema Reggio” grazie alla quale magistrati e forze dell’ordine hanno ‘decapitato’ quella cupola mafiosa che condizionava da anni l’economia locale, opprimendo commercianti e imprenditori da sempre sottomessi al volere dei clan locali. La coincidenza dei due eventi segna davvero una giornata storica per Reggio Calabria e per tutti i reggini che vogliono finalmente voltare pagina. (Agenzia Redattore Sociale)