Ricerca scientifica, al via bando Arisla
La novità di quest’anno riguarda le modalità di partecipazione: entro il 26 marzo, i ricercatori dovranno presentare il proprio progetto in una forma sintetica, definita ‘lettera di intenti’, e solo in una seconda fase di valutazione, se superati i primi criteri di selezione, sarà possibile presentare lo studio in modo completo.
Apre oggi il nuovo Bando per il finanziamento di progetti di ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) promosso da Fondazione AriSLA ETS, ente non profit che dal 2009 supporta ricerca scientifica d’eccellenza per individuare terapie efficaci contro questa gravissima malattia, che solo in Italia coinvolge circa 6mila persone.
Cosa è la SLA
La SLA è una malattia neurodegenerativa grave dell’età adulta, progressivamente invalidante, dovuta alla compromissione dei motoneuroni (le cellule responsabili della contrazione dei muscoli volontari) spinali, bulbari e corticali, che conduce alla paralisi dei muscoli volontari fino a coinvolgere anche quelli respiratori. È una malattia ancora difficile da diagnosticare, sono necessarie diverse indagini mediche e ad oggi non esiste una terapia efficace per contrastarla, l’unico farmaco approvato per il trattamento della SLA in Italia è il Riluzolo.
In questo contesto si inserisce l’impegno di Fondazione AriSLA a supportare la ricerca scientifica, quale unico strumento per contribuire a costruire soluzioni terapeutiche concrete. Quello del 2024 è il sedicesimo Bando competitivo emesso da AriSLA, che ad oggi ha investito in ricerca 16 milioni di euro, sostenuto 149 ricercatori distribuiti sul territorio nazionale e 105 progetti che hanno generato oltre 380 pubblicazioni scientifiche di altissimo valore.
Le novità del Bando 2024 – Aperto fino al 26 marzo 2024, il Bando prevede la selezione delle proposte progettuali più innovative e di alta qualità scientifica presentate da ricercatori italiani, nelle aree di ricerca di base, preclinica e clinica osservazionale, che potranno essere presentate tramite piattaforma online. La novità principale del Bando 2024 consiste nella modalità di partecipazione: i ricercatori dovranno presentare il proprio progetto in una forma sintetica, definita ‘lettera di intenti’, e solo in una seconda fase di valutazione, se superati i primi criteri di selezione, sarà possibile presentare lo studio in modo completo.
Il Presidente di Fondazione AriSLA Mario Melazzini evidenzia le priorità strategiche perseguite dalla Fondazione: “Con questo Bando compiamo un passo in avanti nell’attuazione del nostro piano strategico pluriennale, con cui vogliamo dare nuovo impulso alla ricerca, attrarre più ricercatori sullo studio della SLA e sostenere studi che abbiano un forte impatto sulla clinica, anche quando si tratta di progetti di ricerca di base. Confermiamo l’importanza di andare alla ‘radice’ della malattia, ma pensiamo anche che la ricerca debba essere guidata dalla conoscenza del significato clinico di quanto si fa oggetto di studio. Per questo motivo, come nel Bando 2023, chiediamo che le proposte di studio considerino la malattia dal punto di vista clinico nel paziente anche quando siano basate su una ricerca di base, dimostrando di essere frutto di una efficace interazione tra ricercatori clinici e di base. I progetti selezionati nel 2023 vanno già in questa direzione e puntiamo anche quest’anno a individuare progetti che possano contribuire a migliorare la vita delle persone che convivono con la SLA”.
Il Responsabile scientifico Anna Ambrosini commenta le novità del nuovo Bando: “La formula della ‘lettere di intenti’ servirà a valutare da subito la qualità e l’innovatività dell’idea progettuale e stimolare i ricercatori, soprattutto chi intende occuparsi di SLA, a presentare il proprio progetto in modo più sintetico, chiaro ed efficace possibile. Chiederemo quindi ai ricercatori le cui lettere di intenti avranno superato la prima fase di valutazione di sottomettere una progettualità più dettagliata per consentire una accurata selezione dei progetti più innovativi e strategici”. Sul sito della Fondazione www.arisla.org è possibile consultare il testo integrale del Bando AriSLA 2024 e la pagina dedicata al piano strategico della ricerca 2023-2025. Per le informazioni relative al Bando, gli uffici di AriSLA sono a disposizione dei ricercatori alla mail bandi@arisla.org.
Scheda Bando AriSLA 2024
I candidati – Possono partecipare al Bando i ricercatori di Università italiane e di Istituti di ricerca pubblici e privati italiani non profit.
Tipologia progetti candidabili – Il Bando AriSLA 2024 prevede la possibilità di applicare con due tipologie di progetti, “Pilot Grant” o “Full Grant”. I primi sono studi esplorativi che hanno l’obiettivo di sperimentare idee particolarmente innovative ed originali, presentate da un singolo centro di ricerca. I secondi sono progetti che sviluppano ambiti di studio promettenti, basati su solidi dati preliminari e possono essere proposti anche in collaborazione tra diversi centri.
Durata e budget dei progetti – Il Bando 2024 prevede per i “Pilot Grant” una durata massima di 12 mesi ed un finanziamento non superiore a 60.000 euro, mentre per i “Full Grant” potranno avere durata massima di 36 mesi ed un finanziamento fino ad un massimo di 240.000 euro.
Modalità di partecipazione – Le proposte dovranno essere sottomesse come lettere di intenti (Letter of Intent, LOI) contenenti una presentazione sintetica del progetto candidato. È possibile partecipare al Bando fino al 26 marzo 2024, attraverso la piattaforma online accessibile anche tramite il sito www.arisla.org.
Il processo di valutazione – Il processo di selezione delle proposte è affidato ad una commissione scientifica composta da esperti internazionali, che valuteranno i lavori in maniera indipendente, assicurando trasparenza, oggettività e valorizzazione del merito scientifico. La modalità adottata da AriSLA, in linea con i migliori standard delle agenzie che finanziano ricerca scientifica a livello mondiale, è svolta in tre fasi. Ogni lettera di intenti che rispetterà i criteri di eleggibilità previsti dal Bando parteciperà al processo di valutazione e verrà inviata a tre revisori indipendenti della commissione scientifica, selezionati sulla base della pertinenza e dell’esperienza nell’area di studio della proposta sottomessa. I ricercatori con le proposte che avranno ottenuto le migliori valutazioni verranno invitati a sottomettere una proposta di progetto dettagliata, che sarà nuovamente valutata dai revisori sia in remoto che durante una discussione plenaria. L’approvazione dei nuovi progetti è prevista entro la fine del 2024.