Ricerca sulla Sla, positivi test su farmaco tofersen: rallenta decorso malattia
Biogen ha annunciato la presentazione di nuovi dati a 12 mesi su tofersen, una molecola antisenso sperimentale per il trattamento delle persone colpite da sclerosi laterale amiotrofica (SLA) con mutazione del gene superossido dismutasi 1 (SOD1). I nuovi dati mostrano che il trattamento precoce con tofersen, rispetto al trattamento ritardato (di sei mesi, nello studio open label) rallenta il declino della capacità respiratoria, della forza muscolare e della qualità di vita. Al momento dell’analisi. poiché la maggior parte dei partecipanti allo studio è sopravvissuta senza ventilazione permanente (VP), la mediana al decesso o alla VP non può essere valutata. I primi dati sulla sopravvivenza, comunque, suggeriscono una riduzione del rischio di morte o di ventilazione permanente. Questi risultati si basano su nuovi dati integrati dallo studio di Fase 3 VALOR e dalla sua estensione in aperto.
I dati sono stati presentati venerdì 3 giugno al Congresso della European Network to Cure ALS (ENCALS) a Edimburgo, in Scozia, dalle 10:00 alle 11:25 ora italiana. Una versione archiviata della presentazione sarà disponibile nella sezione dedicata agli investitori del sito web di Biogen all’indirizzo investors.biogen.com.
Risultati clinici
Come riportato a ottobre 2021, lo studio randomizzato VALOR di Fase 3 della durata di sei mesi non aveva raggiunto l’endpoint primario, ossia la variazione dal basale alla settimana 28 nella scala di valutazione funzionale rielaborata della SLA (ALSFRS-R). Tuttavia, erano state osservate delle tendenze di riduzione nella progressione della malattia su diversi endpoint secondari, confermate dai nuovi dati a 12 mesi.
“I risultati iniziali a sei mesi – e ora a 12 mesi – mostrano che tofersen è riuscito a incidere su parametri di grande importanza per le persone con SOD1-SLA”, ha dichiarato Timothy Miller, MD, Ph.D., principal investigator di VALOR e co-direttore del Centro SLA presso la Washington University School of Medicine di St. Louis. “Questi nuovi dati a 12 mesi mostrano che tofersen ha rallentato costantemente la progressione della malattia su diversi endpoint: se sarà approvato, potrà cambiare significativamente la vita delle persone colpite da SOD1-SLA”.
La nuova analisi effettuata a 12 mesi confronta i risultati tra i pazienti che sono stati trattati con tofersen dall’inizio dello studio VALOR e coloro che invece sono stati trattati sei mesi dopo, nella fase di estensione in aperto (OLE), poiché inizialmente nel braccio di controllo con placebo. Considerando la popolazione complessiva dello studio nell’arco dei 12 mesi, i risultati sono favorevoli al trattamento precoce con tofersen in base a parametri quali:
· Valutazione clinica delle funzioni mediante ALSFRS-R (differenza di 3,5 punti; intervallo di confidenza al 95% [IC]: 0,4; 6,7)
· Funzione respiratoria misurata in base alla capacità vitale lenta (SVC, differenza del 9,2%-prevista; IC 95%: 1,7; 16,6)
· Forza muscolare misurata in base al punteggio della dinamometria portatile (differenza di 0,28; CI 95%: 0,05; 0,52)
· Qualità di vita misurata mediante questionario di valutazione a 5 voci sulla SLA (ALSAQ-5) (differenza di 10,3 punti; IC 95%: -17,3; -3,2)
Nel corso del periodo di analisi non è stato possibile stimare il tempo mediano al decesso o alla ventilazione permanente (VP) poiché la maggioranza dei partecipanti è riuscita a sopravvivere senza ricorso alla VP. In ogni caso, i primi dati sulla sopravvivenza suggeriscono un rischio di morte o VP (Tasso di rischio [HR] 0,36; IC 95%: 0,137, 0,941) e morte (HR 0,27; IC 95%: 0,084, 0,890) ridotti per il trattamento precoce con tofersen.
Risultati sui biomarcatori
Gli ultimi risultati a 12 mesi mostrano che le riduzioni della quantità totale di proteina SOD1 (un marcatore della capacità di azione sul target) e dei neurofilamenti (un marcatore del danno assonale e della neurodegenerazione) sono state mantenute nel tempo.
“Nella SLA, le persone colpite da una malattia a progressione più rapida presentano livelli di neurofilamenti più elevati, molto probabilmente perché i loro neuroni e assoni stanno degenerando più velocemente”, ha dichiarato Merit Cudkowicz, MD, co-sperimentatore principale dello studio VALOR e co-fondatore del Northeast ALS Consortium, Direttore dell’Healey & AMG Center for ALS e Titolare della cattedra di Neurologia presso il Massachusetts General Hospital e della cattedra “Julieanne Dorn” in Neurologia presso la Harvard Medical School. “Tofersen ha diminuito i livelli di neurofilamenti di circa il 40-50 percento. La combinazione di questi risultati sui biomarcatori e dei dati sugli esiti clinici offre ulteriori evidenze del potenziale di tofersen nel rallentare efficacemente la progressione inesorabile della SOD1-SLA”.
Tofersen ha ridotto i livelli totali di proteina SOD1 nel liquido cerebrospinale e dei neurofilamenti nel plasma sia nei gruppi a esordio precoce sia in quelli a esordio ritardato:
· riduzione rispettiva del 33% e 21% della proteina SOD1, il target di tofersen
· riduzione rispettiva del 51% e del 41% dei neurofilamenti nel plasma, un marcatore del danno neuronale
Risultati di sicurezza
Gli eventi avversi (EA) più comuni nei partecipanti trattati con tofersen nello studio VALOR e nell’estensione in aperto (OLE) sono stati mal di testa, dolore procedurale, cadute, dolore alla schiena e alle estremità degli arti. La maggioranza degli EA verificatasi sia in VALOR sia nella sua OLE erano di gravità da lieve a moderata. Gli EA gravi sono stati segnalati nel 36,5%dei partecipanti che hanno ricevuto tofersen in VALOR e/o OLE, e il 17,3%dei partecipanti ha interrotto la somministrazione a causa di un EA. Tra gli eventi neurologici gravi figuravano mielite, radicolite, meningite asettica e papilledema, riscontrati nel 6,7% dei partecipanti trattati con tofersen in VALOR e OLE. Sono stati segnalati 14 decessi nei partecipanti trattati con tofersen in VALOR e OLE, nessuno dei quali è stato ritenuto correlato a tofersen.
Informazioni su VALOR e la sua estensione in aperto (OLE)
VALOR è uno studio randomizzato di Fase 3, in doppio cieco e controllato con placebo della durata di 28 settimane, destinato alla valutazione degli effetti di tofersen 100 mg su 108 adulti con SLA associata a una mutazione SOD1. In VALOR sono stati randomizzati 108 partecipanti in totale (n=72 tofersen 100 mg e
n=36 placebo). Di questi, 95 sono stati arruolati nello studio di estensione in aperto (OLE) in corso. Nel periodo di analisi, tutti i partecipanti hanno avuto un’opportunità di follow-up per almeno 12 mesi, con un’esposizione mediana a tofersen di circa 20 mesi (intervallo: 1– 34 mesi).
Per tenere in considerazione l’eterogeneità della malattia, le analisi cliniche pianificate sono state adeguate ai livelli di neurofilamenti come marcatore del tasso di progressione della malattia rispetto al basale. I neurofilamenti sono proteine che proliferano nel sangue e nel liquido cerebrospinale quando i neuroni o i loro assoni sono danneggiati. È stato dimostrato che i neurofilamenti sono un marcatore prognostico della progressione della malattia e della sopravvivenza nella SLA.
“Biogen sta sperimentando nuovi farmaci contro la SLA da più di un decennio. Questi ulteriori dati rafforzano la nostra fiducia in tofersen e continueremo ad affidarci alla scienza per cambiare il decorso di questa malattia spietata e mortale”, ha dichiarato Toby Ferguson, MD, Ph.D., vicepresidente e direttore della divisione di sviluppo neuromuscolare di Biogen. “Biogen sta collaborando con la FDA e le autorità di regolatorie, la comunità medica e i gruppi di supporto ai pazienti di tutto il mondo, e comunicherà ulteriori aggiornamenti non appena sarà possibile”.
Presenza al Congresso Annuale di ENCALS
Venerdì 3 giugno 2022, 09:00-10:25 ora italiana – Evaluating the Efficacy and Safety of Tofersen in Adults with ALS and a SOD1 Mutation: Results from the Phase 3 VALOR Trial and Open-Label Extension, presentato da Timothy Miller, M.D., Ph.D., sperimentatore capo di VALOR e co-Direttore dell’ALS Center presso la Washington University School of Medicine di St. Louis. ENCALS è un congresso scientifico annuale per fare il punto sui progressi nella SLA.
Informazioni su tofersen Tofersen è una molecolaantisenso in fase di valutazione per il potenziale trattamento della SOD1-SLA. Tofersen si lega all’mRNA diSOD1, favorendo la sua degradazione per mezzo della RNase-H con l’obiettivo di ridurre la sintesi di questa proteina. Oltre all’estensione in aperto di VALOR attualmente in corso, tofersen è in sperimentazione anche nello studio di Fase 3 ATLAS, concepito per valutare se tofersen può ritardare l’esordio clinico della malattia ove somministrato in fase presintomatica negli individui con una mutazione genetica SOD1 ed evidenza di attività della malattia confermata da biomarcatori. Biogen ha ottenuto tofersen in licenza da Ionis Pharmaceuticals Inc. nell’ambito di un accordo collaborativo di sviluppo.
Informazioni sulla sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e sulla SOD1-SLA La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia neurodegenerativa rara, progressiva e di esito fatale: provoca la perdita dei motoneuroni nel cervello e nel midollo spinale che controllano il movimento volontario dei muscoli. Le persone affette da SLA soffrono di debolezza e atrofia muscolare, perdendo progressivamente la loro indipendenza e la loro capacità di muoversi, parlare e mangiare, fino all’incapacità di respirare. L’aspettativa di vita media per i malati di SLA è di tre-cinque anni a partire dall’insorgenza dei sintomi.1
Nella SLA sono implicati diversi geni. I test genetici aiutano a determinare se la forma di SLA da cui è affetta una persona è associata a una mutazione genetica, anche negli individui che non presentano una storia familiare della malattia. Al momento non esistono opzioni terapeutiche geneticamente mirate per la SLA. Le mutazioni nel gene SOD1 sono responsabili di circa il 2% dei 168.000 casi stimati di SLA nel mondo (SOD1-SLA).2 L’aspettativa di vita della SOD1-SLA è molto variabile e spazia da un anno a più di 20 anni.3
L’impegno continuo di Biogen per la SLA
Da più di un decennio Biogen è impegnata nel far progredire la ricerca sulla SLA per ottenere una comprensione più approfondita di tutte le forme della malattia. L’azienda ha continuato a investire e prosegue le sue ricerche all’avanguardia, nonostante la difficile decisione di interrompere gli studi su un farmaco sperimentale per la SLA in fase avanzata nel 2013. Biogen ha accumulato una notevole mole di conoscenze e le applica nel suo portafoglio di terapie per la forma genetica e le altre forme di SLA, con l’obiettivo di rendere possibile l’avvento di una potenziale terapia per i pazienti che ne hanno bisogno. Questi progressi nelle conoscenze includono la valutazione di target geneticamente confermati in determinate popolazioni di pazienti, la scelta della modalità di azione più appropriata contro un target specifico e l’adozione di endpoint clinici pertinenti. Oggi l’azienda vanta una pipeline di farmaci sperimentali per la SLA in fase di valutazione che include tofersen e BIIB105.
Informazioni su Biogen
La nostra missione è chiara: siamo pionieri nel campo delle neuroscienze. Biogen ricerca, sviluppa e rende disponibili terapie innovative destinate alle persone che in tutto il mondo vivono con gravi patologie neurologiche e neurodegenerative, svolgendo la sua attività anche in aree terapeutiche contigue. Fondata nel 1978 da Charles Weissmann, Heinz Schaller, Kenneth Murray e dai Premi Nobel Walter Gilbert e Phillip Sharp, Biogen è una delle prime aziende globali nel campo delle biotecnologie. Oggi Biogen vanta il portfolio di farmaci più ampio e diversificato al mondo nell’ambito delle terapie per la sclerosi multipla, ha introdotto il primo trattamento per l’atrofia muscolare spinale e ha sviluppatoil primo e unico trattamento approvato negli Stati Uniti in grado di agire su un meccanismo patologico caratterizzante la malattia di Alzheimer. Biogen inoltre commercializza biosimilari e si sta concentrando sull’ampliamento della pipeline che ad oggi risulta la più diversificata esistente nel settore delle neuroscienze, con il potenziale di trasformare lo standard di cura per i pazienti in diverse aree dove permangono elevati bisogni medici ancora insoddisfatti.
Nel 2020, Biogen ha lanciato un’iniziativa coraggiosa, che durerà 20 anni e a cui è stato riservato un investimento di 250 milioni di dollari, per affrontare le tematiche, profondamente interconnesse, del clima, della salute e dell’equità. L’obiettivo di Healthy Climate, Healthy Lives™ è di eliminare l’utilizzo dei combustibili fossili da tutti i processi aziendali, costruire collaborazioni istituzionali per far progredire la scienza, con l’obiettivo di migliorare la salute umana e supportare le comunità meno abbienti.
Biogen pubblica regolarmente informazioni che possono essere importanti per gli investitori sul suo www.biogen.com. E’ inoltre possibile seguire Biogen sui social media – Twitter, LinkedIn, Facebook, YouTube.
Biogen – Dichiarazione Cautelativa Il presente comunicato contiene dichiarazioni a carattere previsionale, incluse le dichiarazioni ai sensi della legge statunitense Private Securities Litigation Reform Act del 1995, in merito ai risultati dello studio di Fase 3 VALOR su tofersen o della sua estensione in aperto (OLE); agli effetti clinici potenziali di tofersen; ai benefici, all’efficacia e alla sicurezza potenziali di tofersen; al programma di sviluppo clinico di tofersen; all’identificazione e al trattamento della SLA; al nostro programma di ricerca e sviluppo per il trattamento della SLA; al potenziale dei nostri programmi di sviluppo farmaceutico e commerciale, inclusi i programmi su tofersen; ai rischi e alle incertezze associate allo sviluppo e alla commercializzazione dei farmaci. Queste dichiarazioni previsionali possono essere accompagnate da parole come “puntare”, “mirare”, “prevedere”, “ritenere”, “può”, “stimare”, “aspettarsi”, “previsione”, “intendere”, “potrebbe”, “pianificare”, “potenziale”, “possibile”, “sarà”, “sarebbe” e altre parole e termini di significato simile. Lo sviluppo e la commercializzazione dei farmaci comportano rischi molto elevati e solo un esiguo numero di programmi di ricerca e sviluppo sfociano nella commercializzazione di un prodotto. I risultati degli studi clinici nelle fasi
iniziali possono non essere indicativi dei risultati completi o dei risultati ottenuti nelle fasi successive o al completamento degli studi clinici condotti su una scala più grande e non garantiscono l’approvazione normativa. Non è opportuno fare indebito affidamento su queste affermazioni o sui dati scientifici menzionati.
Queste affermazioni sono soggette a rischi e incertezze che potrebbero determinare divergenze sostanziali tra i risultati effettivi e il contenuto delle affermazioni stesse, che includono, a titolo indicativo e non limitativo, l’incertezza del successo e della potenziale commercializzazione di tofersen; il rischio di un mancato pieno arruolamento negli studi clinici o di un arruolamento più lungo del previsto; la possibilità che insorgano preoccupazioni inattese dai dati o dalle analisi aggiuntive o dai risultati ottenuti nel corso degli studi clinici; la possibilità che le autorità di regolamentazione richiedano dati o informazioni supplementari o l’esecuzione di ulteriori studi, o che non approvino o si rifiutino di approvare i farmaci sperimentali, incluso tofersen, o che ne ritardino l’approvazione; la possibilità che si verifichino eventi avversi alla sicurezza; i rischi legati a complicazioni, ritardi o costi non prevedibili; l’incapacità di proteggere e far rispettare i dati, la proprietà intellettuale e gli altri diritti di proprietà, come pure le incertezze legate alle controversie e alle problematiche sulla proprietà intellettuale; l’assunzione di responsabilità sui prodotti e i rischi legati alla collaborazione con terze parti; le conseguenze dirette e indirette della pandemia in corso di COVID-19 sulle nostre attività, sui nostri risultati e sulle nostre condizioni finanziarie. Quanto riportato esemplifica molti, ma non tutti, dei fattori che potrebbero causare una discrepanza tra i risultati concreti e le nostre aspettative espresse nelle dichiarazioni previsionali. Gli investitori dovrebbero tenere in considerazione la presente dichiarazione cautelativa, nonché i fattori di rischio identificati nel report annuale o trimestrale redatto più di recente da Biogen o nelle altre relazioni da noi depositate presso la Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. Queste dichiarazioni sono valide solo alla data del presente comunicato e sono motivate dalle nostre opinioni e aspettative attuali.
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Riferimenti bibliografici:
1. Brown RH, Al-Chalabi A. Amyotrophic Lateral Sclerosis. N Engl J Med. 2017 Jul 13;377(2):162-172. doi: 10.1056/NEJMra1603471. PMID: 28700839.
2. Brown CA, Lally C, Kupelian V, Flanders WD. Estimated Prevalence and Incidence of Amyotrophic Lateral Sclerosis and SOD1 and C9orf72 Genetic Variants. Neuroepidemiology. 2021;55(5):342-353. doi: 10.1159/000516752. Epub, 9 luglio 2021. PMID: 34247168.
3. Bali T, et al. Defining SOD1 ALS natural history to guide therapeutic clinical trial design. J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2017 Feb;88(2):99-105. doi: 10.1136/jnnp-2016-313521. Epub, 3 giugno 2016 PMID: 27261500; PMCID: PMC5136332.