Ricerca sull’ictus cerebrale, a Vibo Valentia l’ottava edizione del Premio Hipponion
Il Coordinatore scientifico, Domenico Consoli: “Abbiamo selezionato 12 lavori tra le decine giunte alla Commissione da neurologi under 40. Saranno valutati per originalità, innovazione, rigore scientifico. Due i vincitori”.
Al via a Vibo Valentia, da domani fino al 20 novembre, il convegno sulle “Complicanze precoci e tardive dell’ictus cerebrale”, promosso dall’Italia Stroke Association – Associazione Italiana Ictus. In tale ambito sarà assegnato il prestigioso premio nazionale Hipponion | ISA-AII, l’unico rivolto ai neurologi under 40, che abbiano presentato lavori scientifici inediti e con particolari caratteristiche di innovazione.
“Si tratta di un bando giunto alla sua ottava edizione – dichiara Domenico Consoli, Coordinatore scientifico del simposio, ideatore e Presidente del premio – e che tradizionalmente ha sempre visto una partecipazione numericamente e qualitativamente importante dei principali gruppi di studio nazionali, a riprova della vivacità della ricerca italiana sull’ictus cerebrale. Abbiamo preliminarmente selezionato 12 tra decine di articoli giunti alla Commissione. I giovani neurologi, che avranno la possibilità di presentare i loro lavori agli esperti, saranno valutati per originalità, innovazione, spessore scientifico, impatto potenziale, capacità espositiva e di interazione con i loro colleghi senior. Ai due vincitori andrà un compenso in denaro, ma è il riconoscimento della comunità dei maggiori esperti italiani di ictus, il vero valore del confronto”.
In Italia ogni anno sono oltre 180mila le persone colpite da ictus. La metà di loro guarisce completamente o con minimi esiti. Entro un anno dall’evento acuto, poco più del 20% perde la vita e il resto dei pazienti sopravvive alla patologia con esiti gravemente invalidanti. Si tratta della prima causa di disabilità e tra le prime tre di morte, insieme alle malattie cardiache e al cancro. La tre giorni vede numerosi seminari su temi legati alle complicanze precoci e tardive degli attacchi ischemici ed emorragici.
“Attraverso simposi e relazioni – dichiara il Dott. Consoli – si approfondiranno tematiche quali i meccanismi correlati all’evoluzione patofisiologica, la neuroinfiammazione e la neurodegenerazione (con i risvolti di potenziali neuroprotettori), i disturbi da riperfusione, restenosi e riocclusioni, con particolare riguardo all’interventistica neurovascolare, ai relativi devices e alle tecniche riperfusive. Avremo attenzione anche per il Parkinsonismo arteriosclerotico le complicanze psicocognitive, dalla difettualità cognitiva al delirium, la demenza, la depressione e i disturbi del comportamento.
Vi sarà un focus sulle crisi epilettiche in acuto e sull’epilessia nella fase cronica. Di grande interesse, inoltre, il confronto sulla spasticità e le condizioni correlate, come il dolore, le limitazioni funzionali e i danni posturali. Sarà presa in considerazione, infine, la correlazione tra preesistenti fattori di rischio cardiocerebrovascolare, come l’ipertensione arteriosa, l’ipercolesterolemia e l’ipertrigliceridemia, il diabete, la fibrillazione atriale e la stenosi carotidea. La fase più squisitamente convegnistica rappresenterà un serio momento di riflessione sull’organizzazione sanitaria e su quanto questa incida sulla possibilità di prevenire alcune complicanze con una assistenza esperta, dedicata e competente”.
Il convegno si terrà dal 18 al 20 novembre presso l’Hotel 501 di Vibo Valentia.