San Giovanni in Fiore: 9 e 10 dicembre la manifestazione “Tradizioni rurali e atmosfere medievali: I luoghi di Gioacchino da Fiore”
“La città di San Giovanni in fiore è legata alla figura dell’Abate, teologo e profeta Gioacchino da Fiore, che fondò l’Abbazia e l’ordine Monastico Florense. A livello mondiale l’Abate è considerato uno dei principali personaggi del Medioevo e tra i calabresi più importanti di sempre.” Con questa importante premessa l’assessore alla cultura Milena Lopez introduce l’iniziativa che si terrà Venerdì 9 e sabato 10 Dicembre nel centro storico di San Giovanni in Fiore, proprio in zona Abbazia, dove si svolgeranno, due giornate all’insegna del Medioevo dedicate alla figura dell’abate Gioacchino da Fiore.
“Promuovere eventi culturali che possano ripetersi nel tempo intorno a questo immenso patrimonio,” continua l’assessore Lopez, “diviene fondamentale per accrescere la consapevolezza nella popolazione dell’eredità culturale di cui si deve sentire custode. Ecco perché si è fortemente voluto, dedicare due giornate, a ripercorrere i luoghi e i momenti più importanti della vita di Gioacchino da Fiore, in un’atmosfera medievale accompagnata da musiche della tradizione calabrese, attività culturali, laboratori didattici, parate storiche, spettacoli col fuoco, trampolieri, giocolieri, concerti, suonatori itineranti, tamburinari, che riempiranno le strade del borgo intorno all’Abbazia Florense.”
“La manifestazione “Tradizioni rurali e atmosfere medievali: I luoghi di Gioacchino da Fiore”” annuncia soddisfatto per l’obiettivo raggiunto l’assessore Antonio Nicoletti “fa parte di un progetto più articolato, intitolato “Transumanza Tra Medioevo e Ruralità”, che ha consentito all’Amministrazione Comunale, di aderire ad un’associazione temporanea di scopo, in rete con altri partners di cui è capofila l’Associazione Eosud di Zagarise e di ottenere il finanziamento di un progetto a valere sul Piano di Azione e Coesione – Eventi culturali 2016, da parte della Regione Calabria nell’ambito degli eventi storicizzati legati al territorio.”
“La scommessa fatta, insieme all’amministrazione comunale, è stata quella di rappresentare filologicamente un Medioevo con specificità autoctone, ridando valore agli strumenti musicali tradizionali calabresi di quell’epoca. L’idea, continua Pierluigi Virelli, musicista e direttore artistico dell’iniziativa e Presidente dell’Associazione Innesti – Recupero e promozione delle tradizioni orali innestare un processo di conoscenza e sviluppare il senso di appartenenza e dare maggiore rilevanza alle singolarità culturali locali.” Con questo scopo la direzione artistica ha inteso valorizzare la figura dell’Abate Gioacchino da Fiore e le ricchezze storico artistiche locali, troppo spesso poco conosciute e dunque ritenute poco degne di attenzioni.
In questa iniziativa, che guarda alla riscoperta, è stato fondamentale coinvolgere le scuole come parte attiva della manifestazione. In particolare alunni e insegnanti del Liceo Artistico (ISA) che, da diverse settimane, lavorano alla realizzazione dei vestiti medievali e agli allestimenti per la ricostruzione storica del borgo, mentre i più piccoli saranno coinvolti nei Laboratori didattici. Il dirigente scolastico la Dott.ssa Audia ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento attivo delle scuole e quindi della società del domani all’interno di iniziative storico culturali che favoriscano la formazione e la valorizzazione del patrimonio locale.
Per la conferenza stampa, l’amministrazione comunale ha scelto di rendere protagonista uno dei luoghi più prestigiosi della città, si è tenuta infatti presso la navatella dell’Abbazia Florense nella Sala mostra delle tavole del Liber Figurarum. (vedi foto) Tra gli interventi quello del Presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti, il dott. Giuseppe Succurro. “Il Centro Studi, da circa 35 anni, ha svolto un lavoro straordinario per la divulgazione del pensiero Gioachimita, parliamo di 8 convegni, oltre 60 opere trascritte e tradotte, 500 seminari svolti in Italia e all’estero e centinai gli opuscoli e quaderni divulgati nelle scuole.” Dice il Presidente “Da parte nostra c’è sempre la necessità di ampliare le iniziative e siamo contenti che le scuole e gli enti locali abbiano nella loro programmazione lo sviluppo del pensiero Gioachimita. Il nostro augurio è che l’iniziativa sia un seme che possa germogliare. Gioacchino da Fiore ha scelto questo territorio, chiamandolo “Fiore” come luogo dell’annuncio, la nuova Nazareth, la speranza del frutto, consegnando a questa città un progetto importante”. (Comunicato Stampa)