Sangue infetto,”risarcimenti bloccati dal parlamento”

ROMA – L’avvocato Anton Giulio Lana, legale che segue da anni le vicende le persone rimaste vittime di trasfusioni con sangue infetto, è intervenuto ai microfoni della trasmissione ‘Legge o giustizia’ condotta da Matteo Torrioli su Radio Cusano Campus, emittente dell’università Niccolo’ Cusano. In Italia sono 6.500 le persone che aspettano un risarcimento ingente dallo Stato (450 mila euro per chi è vivo e 650mila euro per i parenti dei defunti) per essere state contagiate da Hiv, epatite B, epatite C, a causa di trasfusioni di sangue infetto. “I risarcimenti, nonostante sentenze esecutive abbiano detto che lo Stato deve pagare, non sono ancora stati erogati- ha spiegato- poiché una vecchia legge di Stabilità dice che i soldi del ministero della Sanità sono impignorabili. Secondo questa legge, se la Sanità dovesse erogare risarcimenti così ingenti smetterebbe di funzionare. La cosa paradossale è che dopo anni di processi, un giudice arriva a condannare il potere esecutivo e quel potere esecutivo mette in atto una legge per evitare di pagare. Siamo costretti a fare un terzo giudizio al Tar per far sì che venga nominato un soggetto fisico, un commissario ad acta, che curi il pagamento di quella determinata sentenza. Sul piano internazionale invece ci siamo rivolti alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Lo Stato prima o poi dovra’ pagare miliardi di risarcimenti, oltre ad eventuali multe inflitte dalla Corte europea”. (DIRE)