Sanità in Calabria, Comitato Marrelli Hospital a Lorenzin: “Superare commissariamento e recuperare DRG”
Sono migliorati i conti delle 8 regioni italiane in Piano di rientro o commissariate, “ma lo stesso non può dirsi per la qualità dei servizi erogati ai cittadini”, tanto che in 5 di queste regioni il livello delle cure erogate dal Servizio sanitario nell’ambito dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) è “sotto la soglia minima”. A fare il punto sulla situazione delle regioni in Piano di rientro è il ministro della Salute Beatrice Lorenzin che, in un’intervista all’ANSA, anticipa i primi dati 2015 sull’attuazione dei Lea e avanza una proposta per il ‘superamento’ dell’attuale modello del commissariamento. Tra le cinque regioni cui fa riferimento Lorenzin, anche la Calabria. Di seguito l’intervento del Comitato Marrelli Hospital di Crotone sulle dichiarazioni del ministro.
Dopo le dichiarazioni rilasciate alla stampa dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sui dati 2015, inerenti ai livelli essenziali d’assistenza, il nostro sentimento è misto a rabbia e delusione. Sono anni che sosteniamo a gran voce quanto poco efficace sia stata la gestione commissariale.
Oggi apprendiamo che anche per il Ministro Lorenzin, strenuo difensore di Scura e Urbani, i piani di rientro e i commissariamenti hanno mostrato molte lacune. Addirittura l’esponente di Governo si spinge fino ad affermare che i commissariamenti hanno fatto il loro tempo e che probabilmente sarebbe opportuno ridare alle Regioni la capacità decisionale completa.
La verità, caro Ministro, è che abbiamo perso altri due anni. E non è nemmeno vero che il sistema calabrese è migliorato dal punto di vista finanziario.
La Calabria è sotto la soglia minima, con un livello di cure erogate pari a 147 punti, a fronte di una media nazionale di 160: penultima dietro alla sola Campania. Eppure, è da tempo che Governo regionale e addetti ai lavori indicano un percorso virtuoso: puntare al recupero dei DRG (diagnosis-related group, in italiano raggruppamento omogeneo di diagnosi, è un sistema che permette di classificare tutti i pazienti dimessi da un ospedale (ricoverati in regime ordinario o day hospital) in gruppi omogenei per assorbimento di risorse impegnate, ndr) che producono mobilità passiva per circa 300 milioni all’anno per la sola Calabria.
Su questo versante, nel solo mese di marzo 2017, il Marrelli Hospital ha erogato servizi assistenziali per il 33% a pazienti provenienti da fuori regione, il 24% a pazienti dell’ASP di Crotone e il restante 43% a pazienti calabresi. A questo si aggiunge che il 45% dei DRG erogati sono di alta complessità, e fanno parte della schiera delle prestazioni che abitualmente i calabresi intendono curare fuori regione. A dimostrazione che esistono buone pratiche, non solo la nostra, che possono incidere sulla qualità del sistema.
C’è un ulteriore problema al quale speriamo Scura voglia mettere mano, prima che finisca il suo mandato: l’accreditamento della specialistica ambulatoriale e della radioterapia, così come richiesto dal commissario dell’ASP crotonese Sergio Arena. Il riconoscimento diventa fondamentale perché, in appena un mese di attività, il Marrelli Hospital ha già “consumato” un quinto del budget decretato da Scura. Di questo passo, finiremo le risorse programmate prima della fine dell’estate pur avendo iniziato a lavorare solo a Marzo. Cosa diremo ai pazienti signora Ministro?
Un altro errore di valutazione dei commissari incaricati, che non hanno mai creduto nelle nostre potenzialità.