Scandalo rifiuti Campania-Tunisia: al via il Forum internazionale PolieCo da Casal di Principe
Si è svolta stamattina a Casal di Principe, nel bene confiscato alla camorra Casa don Diana, la conferenza stampa di annuncio del Forum internazionale sull’economia dei rifiuti promosso dal consorzio dei rifiuti dei beni in polietilene PolieCo, in programma a Napoli nei giorni 8 e 9 ottobre.
‘Le strade dei rifiuti. Traffici, Transiti, Transizione’ è il titolo della due giorni di formazione ed informazione che chiamerà a raccolta esponenti del mondo dell’impresa, della politica, della magistratura, del giornalismo e del mondo accademico.
“Al Forum si entrerà nel merito delle nuove opportunità previste dal Pnrr – ha annunciato il presidente PolieCo Enrico Bobbio – consapevoli che una vera transizione ecologica non può prescindere dall’analisi della situazione attuale che ci richiama a metterci immediatamente in linea con gli altri Paesi europei”.
“Il Forum – ha sottolineato la direttrice del PolieCo Claudia Salvestrini – ci consentirà di riflettere sulla carenza degli impianti di riciclo a partire anche dai fondi del Recovery Found che devono essere una seria occasione di sviluppo uscendo dal tunnel dell’inadeguatezza di un sistema che di fatto agevola, pur non volendo, la presenza di traffici illeciti che in numerosi casi, vengono avviati proprio da aziende autorizzate. Allora uno strumento per affrontare il problema è la selezione delle imprese, capendo come vengono autorizzate, da chi e perché”.
“Sul tema ambiente è necessario un approccio complessivo e non settoriale – ha affermato il sindaco di Casal di Principe Renato Natale, in conferenza stampa – Non possiamo preoccuparci della raccolta differenziata se poi non ci sono impianti necessari a smaltire quei rifiuti, trasformandoli da problema a risorsa. Occasioni come il Forum internazionale dei rifiuti ci danno la possibilità per riflettere su diversi fronti, politici ed economici”.
Illegalità storiche ai danni dell’ambiente e della salute che hanno radici lontane, così come ha ricordato Nasser Hidouri, imam della moschea di San Marcellino, riferendosi ai rifiuti che nel Casertano e nello specifico nelle campagne di Casal di Principe arrivarono già negli anni 80 e che sulle sacche riportavano diciture arabe con provenienza irachena.
Per quel che riguarda i traffici illeciti, la Tunisia rappresenta infatti solo l’ultimo scandalo, in ordine di tempo, di un sistema politico gestionale che non può più nascondere le falle al suo interno.
Sono questi, gli aspetti del traffico scoperto dal porto di Salerno al porto di Sousse in Tunisia, così come evidenziato da Majdi Karbai, deputato del Parlamento tunisino.
“Una storia che ha dell’inaccettabile sotto molteplici aspetti. Bisognerebbe chiedere alla Regione Campania – ha sottolineato Karbai – come abbia potuto permettere che venissero inviati, in piena pandemia, 282 containers di rifiuti in Tunisia bypassando ogni tipo di norma e regolamenti. Rifiuti che non sarebbero dovuti mai partire. Come è possibile infatti che dagli uffici della Regione Campania non si sia pensato di mettersi in contatto con il Ministero dell’Ambiente tunisino ma si sia scelto il Consolato, inviando le comunicazioni a mail non istituzionali oltre che telefonando a numeri di cellulari personali? Chi ha permesso alla società di trasportare quei rifiuti in piena pandemia? E poi perché dopo che la Regione Campania ha riconosciuto l’errore e ha chiesto il rimpatrio dei rifiuti, quei containers sono ancora fermi al porto di Sousse? Il carico è stato aperto e con temperatura di quasi 50 gradi, quegli stessi rifiuti stanno rilasciando percolato dannoso. Dinanzi a casi del genere, è lecito chiedersi a cosa servano le Convenzioni e qual è il ruolo dello Stato se un’ impresa può fare il bello ed il cattivo tempo”.
Il Forum PolieCo prenderà il via venerdì 8 ottobre alle ore 14 all’Hotel Excelsior di Napoli. I lavori si apriranno con il panel coordinato dal giornalista Sergio Nazzaro che vedrà la partecipazione, fra gli altri, del sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, del presidente della commissione parlamentare Antimafia Nicola Morra, dell’europarlamentare Sabrina Pignedoli.