Scoprire la Calabria pedalando, ecco le tappe dell’itinerario cicloturistico di “Calabria in bici”
CROTONE – Partirà il 3 Settembre 2017 alle ore 8:00 dal Santuario di San Michele Arcangelo di San Nicola dell’Alto (KR) la fase attuativa dell’itinerario cicloturistico calabrese (CB1), mediante un cicloviaggio inaugurale che si concluderà quattro giorni dopo davanti la Certosa di Serra San Bruno (VV).
L’itinerario, ideato e promosso dall’associazione Calabria in Bici di San Nicola dell’Alto (KR), si articola lungo 1000 km di strade poco trafficate, interseca più di 150 località, per lo più piccoli comuni, e mira alla promozione dell’entroterra collinare calabrese.
Il tratto San Nicola dell’Alto (KR) – Serra San Bruno (VV) – di circa 240 km, che attraversa la Calabria dall’Alto Marchesato Crotonese fino al Parco Regionale Naturale delle Serre, rappresenta solo un quarto dell’intero percorso, che verrà inaugurato nella sua interezza nei prossimi mesi attraverso iniziative simili. Durante il cicloviaggio del 3 -6 Settembre p.v., il tratto percorso sarà segnalato con appositi adesivi, per cui chiunque potrà ripetere in futuro lo stesso viaggio senza perdersi, seguendo al contempo la traccia gpx già disponibile sul sito .
Non un evento una tantum dunque, ma la prima pietra per un nuovo turismo sostenibile che secondo le statistiche della ECF (European Cyclists’ Federation) è in grado di produrre un indotto di € 110.000 a Km/annui.
Il cicloturismo costituisce un’opportunità per i piccoli comuni e per i giovani, che potranno affacciarsi sul mondo del turismo con investimenti alla loro portata. Pur costituendo solo un quarto dell’itinerario cicloturistico calabrese, il tratto San Nicola dell’Alto (KR)- Serra San Bruno (VV), a settembre, sarà comunque il percorso cicloturistico segnalato più lungo della Calabria.
“Abbiamo suddiviso – spiegano gli organizzatori – l’itinerario CB1 in quatto parti: Ionica (ulteriormente suddivisa nelle tappe di San Nicola dell’Alto (KR) – Petilia Policastro (KR), Petilia Policastro (KR) – Taverna (CZ), Taverna (CZ) – Amaroni (CZ), Amaroni (CZ) – Serra San Bruno (VV); Reggina (maggiori dettagli saranno resi pubblici nei prossimi mesi), Tirrenica e Cosentina. Ogni tappa, lunga tra i 50 ed i 60 km, è stata accuratamente progettata evitando dislivelli eccessivi e facendo in modo che il successivo centro urbano sia sempre a pochi km”.
“Si tratta di un’occasione – continuano – per far conoscere la Calabria ed il suo immenso patrimonio naturalistico, artistico, storico, culturale ed eno-gastronomico, creando le basi per un turismo destagionalizzato, non più solo estivo e concentrato in pochi centri. Un itinerario all’insegna dell’ecosostenibilità e della mobilità dolce, un viaggio lontano dalla frenesia delle città, alla scoperta di borghi medievali, prelibatezze culinarie e paesaggi mozzafiato. Un itinerario tra l’altro già menzionato, grazie al supporto della FIAB, nel Piano Regionale dei Trasporti da poco adottato dalla Regione Calabria”.
“Tra qualche settimana sarà presentata anche “ciclovia del Parco delle Serre“, un itinerario perfettamente integrato nel più ampio itinerario cicloturistico calabrese (CB1), ideato dalla nostra Associazione con il fine di attraversare i comuni ricadenti nel territorio del Parco Naturale Regionale delle Serre, uno dei parchi più belli d’Italia. A tal proposito abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa con il Parco delle Serre, nella persona del Commissario Straordinario dott. Sodaro”.
“Siamo convinti che l’itinerario cicloturistico calabrese CB1 sarà tra gli itinerari più belli al mondo, offrendo la possibilità al viaggiatore di scoprire le aree interne della Calabria, la collina ed i piccoli comuni di cui si parla poco, ma che hanno tutte le potenzialità per avere un ruolo di primo piano nel turismo del futuro di questa regione”.
“Abbiamo la regione con il clima migliore d’Europa e con una enorme varietà di paesaggi, il che rende la Calabria il luogo perfetto per le più sostenibili forme di turismo e di viaggio. L’impegno dei giovani volontari di questa associazione è teso ad offrire un’opportunità, un valido metodo per risollevare l’economia di più di 150 piccoli comuni dell’entroterra, puntando su risorse che in Calabria abbondano da sempre: la bellezza dei paesaggi e l’accoglienza calorosa” concludono i promotori dell’iniziativa.