“Settanta ali per Uildm”, raccolta fondi per il trasporto dei disabili
ROMA – Muoversi è un diritto, oltre che una delle principali forme di libertà: e anche chi ha una malattia neuromuscolare può e deve esercitare questa possibilità. E’ questo il messaggio che Uildm (Unione italiana lotta distrofia muscolare) ha scelto di rilanciare in occasione della Giornata nazionale, che si celebrerà il 14 marzo: per due settimana, a partire da lunedì prossimo, i volontari saranno in piazza a offrire tavolette di cioccolata, a fronte di un contributo minimo di 6 euro. Serviranno a sostenere le “settanta ali” di Uildm, ossia il lavoro svolto dalle sezioni locali, che grazie ai fondi raccolti acquisteranno mezzi attrezzati per il trasporto delle persone con disabilità.
“Il diritto alla mobilità, la libertà di movimento, sono aspetti fondamentali della vita di ognuno – spiega Uildm – Per le persone affette da malattie neuromuscolari, in particolare, sono mete da raggiungere, messe in discussione da tante barriere e difficoltà quotidiane. Mobilità come fondamento su cui costruire l’accesso ai servizi, in particolare alla cura e alle prestazioni medico-sanitarie, la possibilità di lavorare, di studiare, praticare uno sport, partecipare ad attività di tempo libero e vivere una vita di relazione”.
La giornata nazionale sarà una duplice festa, visto che quest’anno ricorre anche il 55° dalla nascita dell’associazione. A supporto di questa ricorrenza, Avis e Cittadinanzattiva, partner dell’associazione, daranno il loro contributo per la diffusione del nostro messaggio; insieme a loro Rai e La7, e molte altre reti televisive e radiofoniche nazionali e locali, che anche quest’anno daranno visibilità alla Giornata. Ma la ricorrenza è anche l’occasione per ricordare i dati e le dimensioni del fenomeno, inteso come diritto esercitato ma anche come diritto ancora da costruire e far valere: per questo Uildm sta diffondendo e diffonderà nei prossimi giorni dati e materiale informativo sulla mobilità delle persone disabili. Su circa 3 milioni di italiani con disabilità, per esempio, il 76% ha difficoltà a uscire di casa, il 70% trova ostacoli nell’accede a edifici, il 60% fatica a utilizzare i mezzi pubblici e il 61% non riesce facilmente a svolgere attività nel tempo libero. (Agenzia Redattore Sociale)