Sicurezza stradale in Emilia Romagna, in aumento incidenti mortali
BOLOGNA – Torna a salire il numero degli incidenti e delle vittime della strada in Emilia-Romagna. Ancora non ci sono numeri ufficiali, ma pare proprio che i 326 morti del 2015 siano stati ampiamente superati nell’anno appena trascorso. Ne è convinto il presidente dell’osservatorio regionale sulla sicurezza stradale, Mauro Sorbi, che punta il dito contro la distrazione di chi guida. “I primi dati non ufficiali dicono che c’è stato un aumento dei decessi e sicuramente il problema più grande è quello della distrazione – dice – non sappiamo resistere al suono del cellulare e perdiamo di vista la strada: rispondere a un messaggio è come andare per 300 metri con gli occhi coperti”. Aspettando i dati ufficiali, la Regione ha comunque intenzione di prendere la questione molto sul serio. “Nei prossimi tre anni – annuncia l’assessore ai Trasporti, Raffaele Donini – punteremo moltissimo su una campagna contro le distrazioni al volante. Il nemico pubblico numero uno è il telefonino e per combatterlo non basta la repressione. Per questo presenteremo un progetto articolato in collaborazione con le forze dell’ordine e le scuole. Se facciamo capire agli automobilisti che sulle strade uno su tre muore per una distrazione allora questi numeri, che sono vite umane e famiglie distrutte, possono cambiare”.
Se ne è parlato questa mattina alla presentazione delle iniziative 2017 a favore dell’educazione stradale nelle scuole. Lo scorso hanno coinvolto 113.223 studenti di 545 scuole, da quelle dell’infanzia alle superiori. “Bisogna prenderli da piccoli e l’obiettivo per il 2017 è raddoppiare questi numeri”, fa sapere Donini. La Regione ha investito per quest’anno 86.000 euro sulla sicurezza stradale nelle scuole. Tra i progetti, a Bologna verrà quest’anno lanciato per la prima volta “Carabinieri per un giorno”, che porterà gli studenti delle superiori a vedere dal vivo cosa si fa nei posti di blocco e nelle sale operative. “Attraverso simulazioni e giornate pratiche nelle nostre sedi vogliamo dare agli studenti “pillole di legalità che avranno ricadute importanti”, confida il colonnello Valerio Giardina, comandante provinciale dell’Arma. In programma ci sono anche crash test per fare provare ai ragazzi (ma in sicurezza) i rischi della guida senza cinture, campi scuola e patenti “del triciclo” per i più piccoli. (Dire)