Sicurezza, Viminale: Sforzi ripagati, a Vicenza reati in calo
“La questione della sicurezza urbana” di Vicenza “è oggetto di costante approfondimento e monitoraggio in sede di Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza con la presenza del sindaco”. In quel contesto, la Prefettura, “oltre a rafforzare l’azione di coordinamento delle Forze dell’ordine, è impegnata nella promozione di specifici protocolli di intesa” per potenziare sempre di più “la prevenzione del contrasto a ogni forma di illegalità, anche in un’ottica di valorizzazione della cosiddetta sicurezza partecipata”. Ecco quindi, lo scorso febbraio, il protocollo sul controllo di vicinato, poi -lo scorso 3 dicembre- quello con il Comune e 45 sindaci per la condivisione dei dati ottenuti dalle telecamere attivate dagli Enti locali con le centrali operative delle forze di Polizia per “finalità di prevenzione e supporto alle attività investigativa e di repressione dei fatti criminosi”; ma anche per “vigilanza, anche ai fini di possibili interventi di protezione civile”.
Ed è in via di definizione il patto per la sicurezza urbana, la promozione di un sistema di sicurezza partecipata e integrata che, partendo dall’esperienza del patto per Vicenza sicura dell’ottobre 2020, rinnova la collaborazione Comune-Prefettura per integrare l’azione della Polizia e della Polizia locale. Il sottosegretario Nicola Molteni, parte da questi punti fermi nel rispondere, oggi in Senato, alle due interrogazioni di Pierantonio Zanettin (Fi) sulla sicurezza a Vicenza e sugli organici della Polizia. E sul piano “più strettamente operativo”, Molteni indica l’attività di Polizia e Carabinieri citando, per il periodo da giugno 2024 al 7 gennaio scorso, 78 servizi straordinari di controllo con l’impiego di 183 equipaggi e 549 operatori.
Da gennaio a novembre 2024, evidenzia ancora Molteni, si sono contati più di 90 servizi ad alto impatto e controllo straordinario del territorio, di cui 39 di sera e di notte controllando 210 negozi, identificando più di 11.000 persone, denunciandone 48 e arrestandone sei. Di questi sforzi si vede “un riscontro positivo nei dati sulla delittuosità che, seppure ancora non consolidati”, a fine novembre indicano un -9,24% dei delitti a Vicenza rispetto allo stesso periodo del 2023, ed un +9,4% degli arrestati.
Quanto agli organici, a inizio 2025 sino arrivati 76 tra ispettori, sovrintendenti, agenti ed assistenti. Nel 2024 invece 45 rinforzi per i Carabinieri e altri sono attesi quest’anno dai militari in uscita dai corsi di formazione. A “supporto dei dispositivi pianificati in occasione delle diverse esigenze di ordine e sicurezza pubblica” è stata disposta “l’assegnazione alle autorità provinciali di pubblica sicurezza di Vicenza di oltre 2.800 unità di rinforzo dai reparti mobili di Polizia”. E dallo scorso aprile è stata ripristinata l’operazione Strade sicure con 18 militari a presidio del centro storico e della stazione “contribuendo al rafforzamento della sicurezza dell’intera collettività nelle aree più sensibili”. Una pattuglia a bordo di una camionetta militare perlustra un itinerario predefinito con passaggi e soste di circa 30 minuti per 18 ore al giorno su tre turni, sette giorni su sette. Al Comune di Vicenza sono andati circa 100.000 euro per implementare la videosorveglianza in quartieri “particolarmente interessati da reati”. Tutto questo testimonia l’impegno di Governo, Prefettura e Forze dell’ordine “per garantire livelli di sicurezza sempre più elevati” a Vicenza e “non si mancherà di intraprendere ulteriori iniziative affinché gli spazi urbani siano assicurati alla libera fruibilità dei cittadini”. (Agenzia DIRE)