L’estate, non c’e’ dubbio, porta molteplici benefici a livello fisico e mentale. Ma l’abitudine a vivere per molte ore al giorno all’aria aperta o al mare puo’ esporre le persone a maggior rischio di punture d’insetto, scottature e persino ustioni. Per non parlare poi dell’intestino scombussolato dai mille aperitivi e dalle cene conviviali tipiche della bella stagione. Allora come ridurre i rischi e, soprattutto, quali sono i rimedi fai da te da conoscere prima di chiudere la valigia? A rispondere alle domande dell’agenzia di stampa Dire e’ la dottoressa Alessia Ramunno, direttrice della storica farmacia Luisa Marchetti, in zona Prati a Roma.
– Sono tanti i piccoli disturbi che la stagione porta con se’, uno su tutti il gonfiore e la pesantezza alle gambe. Quali sono i consigli che offre anche ai suoi pazienti in farmacia?
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“Le gambe gonfie sono un sintomo sicuramente di stasi venosa, cioe’ di cattiva circolazione periferica che puo’ essere legata a vari fattori, come una posizione sbagliata assunta troppo a lungo ad esempio stando continuamente seduti o in piedi. Altre cause sono invece legate al sovrappeso ma anche all’utilizzo di terapie farmacologiche che un soggetto puo’ dover assumere quotidianamente. Il problema puo’ aumentare con il caldo, soprattutto in quei soggetti che soffrono di capillari fragili oppure edema agli arti inferiori. Per ridurre questi fastidi si suggerisce una corretta alimentazione, un basso consumo di sale e di non eccedere con le proteine animali, favorendo piuttosto il consumo di frutta e verdura – cibi ricchi di vitamine e sali minerali – che facilitano l’eliminazione di ristagni di liquidi corporei soprattutto a livello degli arti inferiori, oltre che ridurre gli stati infiammatori. I rimedi che si possono trovare facilmente in farmacia sono gli infusi e le tisane che stimolano la diuresi e contengono estratti delle piante che svolgono un’azione antifiammatoria, come ad esempio la centella, l’amamelide, l’ortica e l’achillea”.
– I disturbi intestinali sono altrettanto comuni e a volte possono compromettere la buona riuscita di una vacanza. Come preparare al meglio l’intestino prima della partenza?
“E’ bene preparare certamente l’intestino, soprattutto nel caso di viaggi verso mete dove l’alimentazione e’ diversa dalla nostra dieta mediterranea e potremmo trovarci a consumare alimenti che non siamo in grado di digerire. Il mio suggerimento e’ quello di effettuare dei cicli preventivi di una settimana o dieci giorni a base di fermenti lattici e probiotici che controllano e regolano l’attivita’ intestinale. Va considerato che gia’ nel periodo estivo l’alimentazione e’ meno controllata perche’ uscendo di piu’, rispetto alla stagione invernale, e’ facile bere piu’ alcool, complici anche gli aperitivi a base di alimenti ricchi di proteine animali. Insomma, sono molti i cibi che possono provocare una sofferenza intestinale che puo’ manifestarsi attraverso episodi diarroici o causare, al contrario, stipsi”
– Le punture e le scottature per coloro che praticano sport estivi o optano per soggiorni in montagna sono rischi da calcolare. Come non farsi trovare impreparati? Magari organizzando un kit di prodotti specifici?
“Le situazioni di ‘pericolo’ possono essere numerose. Non e’ infrequente d’estate essere punti da vespe anche in citta’, oppure in mare essere ‘colpiti’ dalle meduse. In ogni caso non dobbiamo farci trovare impreparati. I fastidi piu’ comuni sono prurito e bruciore che solitamente scompaiono nel giro di 24 ore ma in casi piu’ rari si possono manifestare reazioni allergiche piu’ severe che richiedono un intervento mirato e specifico.
Questi piccoli animali veicolano nella pelle un vero e proprio veleno che provoca gonfiore, prurito e dolore. Nella maggioranza dei casi si crea sulla pelle un vero e proprio ponfo che stimola prurito. Dunque il consiglio e’ quello di cercare di non grattarsi perche’ questa azione provoca la liberazione dell’istamina. E’ utile portare in valigia un kit contenente creme a base di sostanze lenitive e ad azione antibatterica. Volendo optare per preparati naturali, vanno bene calendula, aloe e olii essenziali di malaleuca per ridurre il gonfiore. Per le situazioni piu’ problematiche, e’ bene disinfettare sempre la parte della pelle dove si e’ stati punti con un disinfettante a base di sali di ammonio quaternario e creme a base di cortisone e antistaminico. In casi piu’ selezionati, il soggetto puo’ lamentare persino mal di testa e febbre: in questo caso e’ consigliabile ricorrere allo specialista o recarsi al pronto soccorso per non rischiare di avere uno shock anafilattico. Mentre per cio’ che concerne le scottature e le ustioni solari, negli ultimi anni i danni causati dal sole sono aumentati.
Non bisogna proteggersi solo al mare o in montagna ma anche in citta’. Ci sono soggetti piu’ predisposti a eritemi solari o allergie a esposizione al sole soprattutto coloro che possiedono una carnagione chiara. Ultimamente pero’ abbiamo visto reazioni al sole anche in colore che hanno una carnagione piu’ scura. In ogni caso e’ consigliabile una preparazione, nelle settimane precedenti l’esposizione al sole, con integratori a base di sostanze antiossidanti, vitamine E che se assunti con regolarita’ aiutano la pelle a reagire positivamente all’esposizione al sole.
E’ bene idratare al massimo l’epidermide prima dell’esposizione e nel momento in cui ci espone bisogna usare sempre protezioni solari medio-alte. Come si identifica una reazione della pelle al sole anomala? Arrossamento o presenza di vescicole d’acqua che nel giro di 24 ore andranno a rompersi creandosi la ‘classica’ screpolatura sul primo strato dell’epidermide sono sintomi da non sottovalutare. Si interviene sempre applicando creme a base di antistaminico, aloe e calendula. Ci sono vari tipi di ustioni solari e si va dalle normali scottature di primo grado, che ognuno di noi ha avuto nella vita a quelle piu’ problematiche che necessitano dell’intervento del medico o persino l’ospedalizzazione. In questo senso l’unico rimedio sono le creme a base di acido ialuronico. In ogni caso, non bisogna mai abbassare la guardia e proteggersi con filtri alti e piu’ volte durante l’esposizione”. (Agenzia DIRE)