Spumanti d’Italia, quali sono i più famosi e dove trovarli
Il confronto tra Spumante e Champagne è da sempre una delle più importanti rivalità enologiche tra Italia e Francia, i due principali produttori di vino al mondo. Negli ultimi anni la bilancia ha iniziato a pendere sempre di più verso gli spumanti italiani, grazie ad un costante aumento della qualità ed al boom commerciale di alcuni marchi come il Prosecco.
Uno dei grandi cambiamenti che hanno coinvolto il mercato del vino mondiale, oltre al recente boom dell’e-commerce legato in particolare alla pandemia da covid-19, è la costante ed inarrestabile ascesa nella produzione e vendita di vini spumante, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Stiamo parlando di un universo che pre-covid aveva raggiunto una produzione globale di oltre 2000 milioni di litri rappresentando il 7% del vinificato totale e soprattutto il 20% del fatturato quando si parla di esportazioni. In Francia questo mercato è chiaramente guidato dallo Champagne, in Spagna dal vino Cava e dalle nostre parti dai tanti Spumanti DOC che i nostri vignaioli sono in grado di proporre. In Italia nel 2019 sono state prodotte ben 750 milioni di bottiglie di spumante, il 75% delle quali destinate all’esportazione.
Non tutti i vitigni possono essere utilizzati per produrre vini spumanti, vi sono uve più idonee rispetto ad altre, ma al momento di spumantizzare un vino vanno tenuti in conto anche altri fattori come territorio di origine e tecniche di vinificazione. Nel mondo dello spumante italiano si distinguono in particolare due tecniche. La prima è il Metodo Classico, che in Francia viene impiegato per la produzione dello Champagne e consiste nella rifermentazione del vino in bottiglia tramite l’accurata aggiunta di lieviti e zuccheri. Da noi questa tecnica viene utilizzata in particolare per produrre i vini Franciacorta DOCG, considerati da molti appassionati e critici la massima espressione degli spumanti italiani. La seconda tecnica è il cosiddetto Metodo Charmat, conosciuto anche come Metodo Martinotti, che consiste invece nel realizzare la rifermentazione in modo controllato in autoclave. Il portabandiera di questa tecnica è il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene DOCG, che è anche il vino italiano più venduto al mondo.
Come se non bastasse, per questo 2021 per il Prosecco si prevede un aumento della produzione che passerà da 92 a 100 milioni di bottiglie, con conseguente aumento del fatturato da 520 a 550 milioni di euro. A fare da traino sono alcuni mercati molto importanti come gli Stati Uniti, ed una grossa mano arriva dall’e-commerce dove le vendite di Prosecco online sono aumentate del 326% nel giro di due anni. Proprio grazie al grande successo del Prosecco da qualche anno l’Italia ha superato la Francia in quanto a produzione ed esportazione di vini spumanti. Nel contesto della pandemia questo sorpasso si è accentuato dato che le esportazioni di Champagne hanno subito un duro colpo (-20%), rispetto a quanto vissuto dai produttori di vino Prosecco, che hanno saputo limitare i danni (-4%).
Ma il Prosecco è solo l’alfiere di un movimento molto più grande e diversificato, che si compone di centinaia di DOC sparse in tutto il territorio italiano, da nord a sud. Alcuni territori storicamente più vocati alla produzione di vini spumanti si trovano nel nord Italia: qui troviamo la famosa denominazione di spumanti metodo classico Trento DOC, lo Spumante Asti DOCG che è un altro dei vini italiani più venduti al mondo, e gli spumanti Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG. Tutti questi vini possono essere acquistati online presso l’enoteca DiemmeVini che propone numerose offerte legate agli spumanti.
Alcune delle uve che meglio si prestano alla spumantizzazione sono i vitigni internazionali Chardonnay e Pinot Nero, utilizzati nelle principali denominazioni, ma troviamo anche vitigni autoctoni come il Glera per il Prosecco e l’uva Moscato. Altri vitigni impiegati per la produzione di vini spumanti italiani sono Prié Blanc, Cortese, Vermentino, Durello e Ribolla Gialla. Nelle Marche si produce la splendida versione spumantizzata del Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC, mentre più a sud in Abruzzo sono diverse le proposte di vino spumante a base di uva Pecorino, mentre in Campania i viticoltori locali hanno una lunga tradizione di spumantizzazione dell’uva Asprinio. Questo affascinante percorso enologico si può chiudere in Sicilia dove vengono prodotti spumanti metodo classico con uve Carricante. Non resta dunque che partire alla scoperta degli Spumanti d’Italia.