Terremoto, a Catania ricicli i rifiuti e aiuti popolazioni colpite

PIAZZA ARMERINA (Catania) – Una tessera di solidarietà per raccogliere generi alimentari e di prima necessità per le popolazioni colpite dal terremoto nel Centro Italia. È stata attivata nell’Ecostazione di Piazza Armerina, dove da 15 mesi i cittadini lasciano rifiuti da riciclare in cambio di punti per cibo e altri prodotti a filiera corta, per sé o da destinare a fini solidali. “Non è la prima iniziativa di solidarietà che facciamo”, spiega Paola Di Vita, presidente di Legambiente Piazza Armerina che ha promosso il progetto “Piazza verso rifiuti zero” insieme ad Armerina Emergenze e Sicilia Solare con il partenariato del Comune e il finanziamento di Fondazione con il Sud.

“In questi mesi abbiamo attivato tessere per parrocchie e associazioni e sono stati tanti i cittadini che hanno donato i loro punti o fatto le pesate direttamente su quelle tessere – spiega Di Vita– Perciò il 24 agosto, appena sentita la notizia del terremoto, abbiamo attivato una tessera, la numero 1386, a sostegno delle popolazioni colpite”. E i cittadini hanno risposto subito donando i loro punti o effettuando le pesate sulla tessera dedicata: in un solo giorno, il 25 agosto, sono stati raggiunti 200 mila punti, che diventano 400 mila perché Legambiente ha deciso di raddoppiare i punti donati. Considerando la pasta, il prodotto con il minor punteggio, i punti raccolti corrisponderebbero a 250 chili. “Per inviare i prodotti però stiamo aspettando di capire cosa serve, per questo siamo in contatto sia con la Protezione civile che con Legambiente Rieti, che è in prima linea – afferma Di Vita – Non ha senso mandare tutto subito, anche perché, purtroppo, queste persone passeranno l’inverno nelle tende e c’è bisogno di un aiuto nel tempo e di non dimenticare”.

Inserita nel sistema cittadino di raccolta differenziata, l’Ecostazione è attiva dal 6 giugno 2015 e solo nei primi 3 mesi ha raccolto 40 tonnellate di rifiuti da riciclare. “I cittadini hanno risposto benissimo e stanno scommettendo su questo progetto evoluto di raccolta differenziata, nonostante a Piazza Armerina sia attivo il porta a porta”, precisa Di Vita.Dall’apertura a oggi sono state fatte tessere a 1.400 famiglie, circa il 25 per cento della popolazione cittadina (quasi 6 mila nuclei familiari) e i numeri della raccolta sono in crescita. “Il problema però è che l’amministrazione si era impegnata a reinvestire i proventi di ciò che i cittadini portano all’Ecostazione nel progetto ma finora non l’ha fatto – conclude la presidente – Ci dispiacerebbe dover interrompere un modello virtuoso che funziona e che altri Comuni vorrebbero replicare”. (Agenzia Redattore Sociale)