Terremoto, come aiutare l’Ecuador

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ROMA – Le organizzazioni nazionali e internazionali, così come le associaizni, le chiese e le istituzioni, si sono attivate subito, per soccorrere la popolazione che, in Ecuador, sabato scorso è stata colpita dal forte sisma. Tanto il lavoro da fare, per affrontare l’emergenza dal punto di vista umanitario, sanitario e delle strutture. Per chi volesse rendersi utile ma non sa a chi rivolgersi, ecco qui di seguito alcune indicazioni che arrivano direttamente dalle associazioni operative in loco.

Focsiv: generi di prima necessità e supporto nella ricerca dei dispersi. Dopo aver fatto sapere che “stanno tutti bene i 40 ragazzi italiani in Servizio civile in alcune aree del Paese”, la Focsiv riferisce che “in collaborazione con i nostri soci presenti in Ecuador e con la Pastoral Social dell’Ecuador,  stiamo cercando di monitorare la situazione e mettere a punto un piano di aiuti immediati. In questa prima fase servono generi di prima necessità e supporto logistico per attività di ricerca dei dispersi”. Ecco i riferimenti per chi volesse sostenere Focsiv: CCP n° 47405006 intestato a: FOCSIV; causale: TERREMOTO ECUADOR. Oppure BANCA ETICA IBAN: IT 63 U 05018 03200 0000 0017 9669. intestato: TERREMOTO ECUADOR

Unhcr, un “ponte aereo” di emergenza. L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati annuncia che “a seguito di una richiesta di aiuto ricevuta dal governo dell’Ecuador, sta ultimando i preparativi per una grande operazione di distribuzione di aiuti via aerea a sostegno delle persone sfollate” Un primo aereo diretto a Quito porterà 900 tende, teli di plastica, 15.000 materassini, set da cucina e, alla luce del rischio causato dal virus Zika, 18.000 zanzariere impregnate di liquido repellente, di cui c’è urgente bisogno. L’Ecuador è il paese che ospita il maggior numero di rifugiati in America Latina, tra cui oltre 200 mila colombiani. Per aiutare Unhcr a sostenere la popolazione e i rifugiati, si può fare una donazione direttamente tramite la pagina dedicata del sito.

Oxfam risponde all’appello del governo. A poche ore dal violento terremoto che ha colpito l’Ecuador, Oxfam è al lavoro, con una squadra sul campo, per valutare l’entità dei danni e decidere le prime misure d’intervento in accordo con il Governo. “Stiamo partendo per valutare direttamente i bisogni nelle zone colpite, in particolare per quanto riguarda l’accesso all’acqua potabile, le condizioni igienico sanitarie e l’accesso al cibo – fa sapere Andrea Cianferoni, portavoce di Oxfam in Ecuador – Ogni tipo di intervento verrà valutato in coordinamento con le autorità locali e nazionali”. Per sostenere Oxfam, si può fare una donazione direttamente tramite la sezione dedicata del sito.

Caritas italiana e gli interventi di preparazione alle emergenze. Mentre la sede locale di Caritas in Ecuador è al lavoro al fianco della popolazione e si appella a tutte le Caritas e le Chiese del mondo perché non facciao mancare il loro sostegno, Caritas italiana si è subito attivata, “mettendo a disposizione di Caritas Ecuador un primo contributo di centomila euro per gli interventi di urgenza”, ha fatto sapere il direttore don Francesco Soddu. E ricorda che, per ridurre la vulnerabilità della popolazione in caso di catastrofi naturali, la Caritas aveva avviato negli ultimi anni, progetti di preparazione alle emergenze, attività di prevenzione e piani di evacuazione che sono stati presentati anche nelle scuole. Più del venti per cento della popolazione dell’Ecuador vive al di sotto della soglia di povertà, l’undici per cento è considerato malnutrito. Per sostenere questi interventi si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite C/C POSTALE N. 347013 specificando nella causale: “Terremoto Ecuador”. Oppure tramite il sito www.caritas.it, o con bonifico bancario a: UniCredit – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119; Banca Prossima – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474; Banco Posta – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013; Banca Popolare Etica – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 (Agenzia Redattore Sociale)

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