Terrorismo, perquisizioni e arresti in Italia e in Kosovo
BRESCIA – La Polizia di Stato di Brescia, in collaborazione con la Polizia Kosovara, sta eseguendo perquisizioni ed arresti, in Italia ed in Kosovo, a carico di cittadini kosovari. Gli uomini dell’antiterrorismo della Polizia di Stato, spiega una nota, coordinati dalla Procura della Repubblica di Brescia, hanno individuato una cellula jihadista che, partendo dall’apologia del terrorismo e dall’istigazione all’odio razziale, ha avviato attività di propaganda, reclutamento e finanziamento a favore di Daesh. L’operazione denominata ‘Van Damme’, condotta dagli Agenti della Digos di Brescia e della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione della Polizia di Stato, ha permesso di disarticolare una compagine terroristica che, anche attraverso l’uso dei social network, propagandava l’ideologia jihadista.
I riscontri investigativi hanno infatti evidenziato la presenza di pericolosi indicatori di fanatismo religioso estremistico a carico dei componenti del gruppo criminale, i quali sul web si mostravano con armi e atteggiamenti caratterizzanti i combattenti del sedicente Stato Islamico. In particolare, a carico di uno dei fermati è stata disposta, per la prima volta, la misura di sorveglianza speciale per terrorismo, su richiesta avanzata direttamente dal Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo.
QUESTORE BRESCIA: MINACCIAVANO PAPA FRANCESCO – “Minacciavano il Santo Padre Bergoglio, esaltavano i recenti attentati di Parigi e minacciavano l’ex ambasciatrice degli Stati Uniti in Kosovo”. Così Carmine Esposito, Questore di Brescia, intervenuto ad Agorà su RaiTre. “Nelle dimore perquisite in Kosovo nell’ambito dell’operazione, compiuta contestualmente sul territorio italiano e kosovaro- spiega-sono state rinvenute armi. Quella compiutasi nella notte e’ un’operazione condotta in seguito ad un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia, dalla Digos e in stretto raccordo con la Procura Speciale internazionale del Kosovo e la Direzione Nazionale Antiterrorismo del Kosovo. Si tratta di profili di rischio in relazione a derive terroristiche di matrice islamica con particolare riferimento a condotte di propaganda, reclutamento, finanziamento del sedicente stato islamico. I reati contestati a queste persone sono apologia del terrorismo e istigazione all’odio razziale”.
ALFANO: SISTEMA PREVENZIONE E SICUREZZA STA FUNZIONANDO – “La nostra Polizia, con la collaborazione della Polizia kosovara, ha svolto un ottimo lavoro e, con impegno e professionalità, ha seguito ogni pista per raggiungere questo importante risultato. Il lavoro eccellente dei nostri uomini, della magistratura che adesso puo’ anche applicare un pacchetto di leggi adeguate per le quali ci siamo tanto impegnati, e la collaborazione internazionale, abbattono giorno per giorno il livello del rischio possibile, nella consapevolezza, comunque, che – lo ripeto – nessun Paese e’a rischio zero”. Lo dice il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che si e’ congratulato in una telefonata con il Capo della Polizia, Alessandro Pansa, per l’operazione, coordinata dalla Procurata Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, che ha portato all’arresto di quattro cittadini kosovari e a una serie di perquisizioni in diverse città italiane.(DIRE)