Terzo settore in ansia: il caro bollette ridurrà le donazioni per aiutare i malati
Dopo il Covid, la crisi energetica e il progressivo innalzamento dei prezzi: per il terzo settore, specie quello impegnato in sanità, non c’è da stare allegri. Da Bologna, l’Ant (Associazione nazionale tumori) che assiste i malati oncologici a domicilio, prevede conseguenze negative “dirette e indirette sulla nostra attività: da un lato vedremo crescere alcune voci di spesa e costi fissi, dall’altro prevediamo una contrazione nelle donazioni, viste le difficoltà a cui molte famiglie e tante aziende che ci sostengono potranno andare incontro”, avvisa Raffaella Pannuti, presidente Fondazione Ant. Ma “il nostro lavoro- aggiunge ed assicura- non può fermarsi. Nel caso di Fondazione Ant significherebbe lasciare sole le 3.000 persone malate di tumore che ogni giorno assistiamo a domicilio, portando cure mediche e sostegno psicologico”.
Dunque, dice Pannuti, “non possiamo dunque permetterci di fermare le auto del nostro staff sanitario, 67 delle quali già ibride e ad alimentazione sostenibile, così come non possiamo chiudere le 170 sedi dove le persone vengono ad attivare i nostri servizi o a donare per permettere ad altri di usufruirne. Possiamo però cercare delle soluzioni, alcune più semplici e immediate come l’attivazione di una giornata di smart working settimanale per ridurre i costi, altre più complesse come il passaggio al fotovoltaico che abbiamo cominciato a progettare per la nostra sede di Bologna già da tempo e che stiamo ultimando in queste settimane”.
Per resistere ai rincari, Ant lavora alla comunità energetica “per favorire l’utilizzo di fonti rinnovabili, ridurre la dipendenza dal gas e attivare buone pratiche di sostenibilità sul territorio”. Ma in parallelo “è indispensabile che le istituzioni prevedano, così come per il mondo profit, un sistema di interventi e sgravi a supporto del Terzo settore per far fronte alla situazione. Un aiuto che ci aspettiamo, ma senza restare passivi: la ricerca di soluzioni nuove e modelli replicabili è insita nel concetto stesso di volontariato”, afferma Pannuti. (Agenzia DIRE)