Tombaroli in azione a Capo Colonna

CROTONE – Ricercatori di reperti archeologici fai da te o, se preferite, abusivi meglio conosciuti come tombaroli. Di solito, non sono sprovveduti né improvvisati ma ben equipaggiati per far razzia di anfore, monili, monete e quanto altro la terra riporta alla luce dal passato. Piccoli, grandi tesori che racchiudono la storia millenaria di intere civiltà, sottratti al patrimonio comune per alimentare, spesso, i traffici illegali.

A Crotone, nei pressi dell’area archeologica di Capo Colonna, i carabinieri, di presunti tombaroli, intenti nella loro attività di ricerca, ne hanno scovati due e li hanno arrestati. Rodio Giuseppe e Godano Francesco rispettivamente di 36 e 29 anni, entrambi di Isola di Capo Rizzuto, sono stati sorpresi dai militari mentre scavano a pochi metri dalla Colonna del Tempio di Hera. I due uomini, in compagnia di un minore di anni 14, avevano con loro un metal detector, delle pale ed un busta con alcuni resti archeologici, consistenti in monete, monili  e frammenti di vasi. Rodio e Godano sono stati posti ai domiciliari in attesa dell’udienza di convalida avvenuta stamattina.

La presenza di tombaroli nell’area di Capo Colonna non è purtroppo una rarità. Il furto di reperti si somma purtroppo ai tanti problemi legati all’intero parco archeologico. Incuria, abbandono, abusivismo, tanto per dirne alcuni.

Anche per questo è importante votare Capo Colonna tra i Luoghi del Cuore nell’ambito del censimento 2016 del Fai (leggi dell’iniziativa).  Per proteggere il nostro passato e investire nel nostro futuro, basta un clic.

Francesca Caiazzo