Torino, processo Eternit: giovedì flash mob davanti Tribunale
Riprende il 27 ottobre al Palazzo di giustizia di Torino, il processo per le morti di amianto dell’Eternit di Casale Monferrato. Nell’udienza preliminare, il gup Federica Bompieri dovrà decidere se mandare a processo per omicidio colposo di 258 persone Stephan Schmidheiny, il magnate svizzero proprietario della fabbrica. Alla vigilia dell’udienza, mercoledì 26 ottobre alle ore 14, l’Osservatorio Nazionale Amianto terrà una conferenza stampa presso la Terrazza Solferino di Torino per spiegare la sua posizione.
Nel primo processo Eternit, che si era risolto con una condanna Schmidheiny a 18 anni, e con la discussa assoluzione in Cassazione che aveva ritenuto prescritto il reato di disastro ambientale, l’Osservatorio Nazionale Amianto, si era costituito parte civile. Le udienze del nuovo processo si erano interrotte lo scorso luglio quando gli avvocati del magnate svizzero avevano posto una questione di costituzionalità sul “ne bis in idem”, ovvero sulla leggimità di processare due volte una persona per gli stessi fatti. Ma la Corte Costituzionale ha deciso di andare avanti. “Ci attendiamo che si faccia giustizia per le migliaia di vittime, deceduti e malati, e per i loro familiari, per la condotta del magnate svizzero che non potrà lamentarsi di essere stato processato due volte per lo stesso reato.
Nel primo processo era imputato per disastro ambientale ora lo è di omicidio e per altre vittime. Un vero genocidio di morti, che ancora attendono giustizia. Spero e mi auguro che questa volta non ci siano incidenti di percorso e che si arrivi a rendere giustizia a migliaia di cittadini e vittime inermi”, dichiara il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’avvocato Ezio Bonanni. In occasione della conferenza stampa, il presidente dell’Ona farà anche il punto della situazione su alcune questioni “calde” del territorio torinese. Prima tra tutte, la vicenda delle case popolari del quartiere Falchera Nuova, i cui inquilini, dopo aver vissuto per quarant’anni con l’amianto sopra la testa, ora rischiano di pagare pure il conto salato per una bonifica che andava fatta parecchio tempo fa. Per far valere i loro diritti, ventitré famiglie hanno costituito un comitato aderente all’Osservatorio Nazionale Amianto, Comitato Ona Ulivi 90 Falchera di Torino. A seguire alle ore 15, nella stessa location della Terrazza Solferino, seguirà il convegno “Le patologie da amianto: gli ultimi risultati della ricerca scientifica e il risarcimento danni”.
Partecipano il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’avvocato Ezio Bonanni, il professor Giancarlo Ugazio, già professore ordinario di patologia generale presso la facoltà di Medicina dell’Università di Torino, il professor Luciano Mutti, oncologo di fama internazionale e professore di oncologia sperimentale presso l’Università Salford di Manchester, entrambi componenti del Comitato tecnico scientifico nazionale dell’ONA, e il dottor Maurizio Ascione, sostituto procuratore della Repubblica di Milano. Modera la giornalista Valentina Renzopaoli. Il convegno è dedicato alla memoria del dottor Paolo Pitotto, medico del lavoro, recentemente e prematuramente scomparso, e che ha dedicato tutta la sua vita alla cura dei malati di amianto e alla tutela dei loro diritti, in sede amministrativa presso INPS e INAIL e in sede giudiziaria presso i diversi procedimenti penali e civili.
L’evento sarà trasmesso in diretta streaming. Il giorno dell’udienza, giovedì 27 ottobre, l’Ona con i suoi associati, sarà presente davanti al Tribunale di Torino con un flash mob a partire dalle ore 9.30. L’Ona si unirà al presidio delle altre Associazioni, Comitato per la Difesa della Salute nei Luoghi e di Lavoro e nel Territorio di Sesto San Giovanni, l’Associazione Italiana Esposti Amianto e Medicina Democratica, per chiedere giustizia. (Comunicato Stampa)