Toscana, l’App che permette ai sordi di chiedere aiuto
FIRENZE – Ecco un nuovo servizio di emergenza per le persone sorde. Sbarca in Toscana e si tratta di un’apposita App che permette alla persona di inviare dal proprio smartphone o tablet alla sala operativa della questura una richiesta di aiuto, completa dei suoi dati e della sua posizione geografica, in modo da essere facilmente localizzato e soccorso. L’iniziativa è stata presentata oggi a Palazzo Medici Riccardi dal prefetto Alessio Giuffrida, dai dieci questori della Toscana, dal presidente regionale dell’ENS – Ente Nazionale Sordi Giovanni Tafi e dal consigliere direttivo nazionale dell’Ente e responsabile del progetto Giuseppe Corsini.
Il servizio, che nasce da un accordo tra Ministero dell’Interno ed Ente Nazionale Sordi, è stato ideato per aiutare quelle persone la cui disabilità può risultare molto problematica nelle situazioni critiche; grazie all’applicativo che sfrutta la georeferenziazione, il non udente può superare il suo svantaggio relazionale e avere una vita più autonoma.
Il funzionamento della nuova App è semplice. Basterà cliccare su un’apposita icona che appare sul telefonino o sul tablet e alla questura arriverà una mail con il nome della persona sorda, la sua precisa posizione geografica e l’indicazione di un’eventuale interprete della lingua dei segni. Inoltre la persona sorda potrà scegliere, tra le varie icone fornite dal programma, quella che corrisponde all’emergenza in atto, come per esempio un malore, un incidente stradale, un infortunio, un reato, un incendio. In questo modo la sala operativa avrà un quadro completo e potrà disporre l’azione più appropriata; contemporaneamente invierà al non udente una risposta scritta con i tempi di intervento e le prime indicazioni da seguire. Il progetto, che è in fase di attivazione, prevede anche rapidi corsi di formazione per consentire agli utenti di acquisire dimestichezza con il nuovo applicativo.
“E’ un’innovazione con alto valore sociale – ha detto il prefetto Alessio Giuffrida al termie dell’incontro – e grazie all’ausilio delle nuove tecnologie favorisce l’accessibilità e la fruibilità dei servizi di emergenza anche alle persone sorde”. (Redattore Sociale)