Turchia: polizia di frontiera uccide profughi, morti anche 4 bambini

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Le guardie di confine turche hanno aperto il fuoco contro un gruppo di profughi siriani che cercava di attraversare il confine per entrare in Turchia. Le vittime sarebbero 11 secondo il sito di informazione Orient News, 8 secondo l’Osservatorio per i diritti umani siriano. Tra loro anche 4 bambini. I profughi siriani pare stessero cercando di attraversare il confine tra Kherbet al-Jouz, nel nordest della Siria, e la provincia turca di Hatay.

La notizia arriva alla vigilia della Giornata mondiale del rifugiato che si celebra domani. Proprio oggi Papa Francesco aveva rivolto un appello in favore delle migliaia di persone che scappano dalle guerre: “I rifugiati sono persone come tutti, ma alle quali la guerra ha tolto casa, lavoro, parenti, amici. Le loro storie e i loro volti ci chiamano a rinnovare l’impegno per costruire la pace nella giustizia. Per questo vogliamo stare con loro: incontrarli, accoglierli, ascoltarli, per diventare insieme artigiani di pace” ha detto il Santo Padre.

Secondo i dati forniti dall’Onu, dall’inizio della guerra in Turchia sono state 2,7 milioni le persone che hanno attraversato il confine turco. Non tutti però sono riusciti a portare a termine il loro viaggio, che si è concluso drammaticamente prima di poter mettere piede in Turchia: l’Osservatorio per i diritti umani siriano almeno 60 sono le vittime che hanno perso la vita sotto il fuoco delle guardie di confine turche.

Durissimo il commento di Andrea Iacomini, portavoce dell’Unicef Italia che definisce quanto avvenuto oggi “l’ennesemia oscenità”: “Quattro bambini innocenti uccisi dall’esercito mentre tentavano di entrare in Turchia, in fuga da una guerra che dura da 5 anni, senza soluzione, basta così. È un atto che, se confermato, non ha precedenti, insopportabile” ha detto Iacomini, che invita l’UE a chiedere spiegazioni urgenti perché “chi aspira a entrare in Europa non può macchiarsi di episodi del genere, va ribadito con forza in tutte le sedi”.

“Chiunque spara a dei bambini che tentano di fuggire dal terrore è un criminale, come criminale è anche chi li costringe alla fuga dal loro Paese. Il mondo continua a tacere, l’Europa alza muri, la pace in Siria è lontana e nel frattempo le persone costrette a fuggire da questo paese sono 5,5 milioni, la cui metà sono proprio bambini che scappano da una guerra che non hanno certo voluto e che distrugge tutto, scuole, case, ospedali. Non si può rispondere con le armi alla disperazione”.  In Siria, ricorda Unicef Italia, “ci sono ancora 20 città sotto assedio e proprio settimane fa tanto le organizzazioni umanitarie quanto Staffan de Mistura avevano ammonito la comunità internazionale che l’esodo di siriani in fuga da Aleppo e altre città verso la Turchia avrebbe portato ad una nuova ondata migratoria, circa 400 mila persone, che avrebbero tentato di entrare all’interno del Paese che già ospita non senza problemi 2,5 milioni di siriani, più della metà dei quali sono come sempre bambini”. In questi anni il popolo siriano “ha subito di tutto in patria e fuori, ora vede anche morire i suoi figli innocenti in fuga dopo mesi di violenze, stragi, morti in mare.Quando finirà questo calvario?”

Redazione