“Un borgo bello da vivere”, Soveria Mannelli terza tappa del progetto nazionale di Confindustria e Touring Club

È stata scelta Soveria Mannelli come terza tappa del progetto promosso da Confindustria in collaborazione con il Touring Club “Un borgo bello da vivere”, nato per promuovere la sostenibilità dei borghi italiani.

I tre comuni scelti per questo percorso di presentazione nazionale che ha preso avvio lo scorso 8 ottobre, sono stati Spello, Guarene e Soveria Mannelli.

Guardando oltre la transitorietà dello scenario pandemico, il progetto, sviluppato in collaborazione con il Touring Club, ha cercato il senso di una vivibilità a 360 gradi, un concetto multidimensionale in cui l’incontro tra sapienza manifatturiera, arte, storia, innovazione e cultura ha dato una spinta decisiva alla crescita e allo sviluppo del territorio.

Borghi e aree interne sono temi di grande attualità che stanno ricevendo una forte attenzione, sia politica che mediatica, anche per effetto delle previsioni del PNRR che proprio a queste realtà, e alla loro riqualificazione, riserva delle risorse specifiche nella cornice del Piano Nazionale Borghi.

Confindustria, con il Gruppo Tecnico Cultura, ha deciso di inserirsi in questo dibattito per conoscere e riconoscere quegli elementi utili a considerare un borgo oltre che bello, anche attrattivo e attraente, produttivo e sostenibile, tutto da vivere.

Non è un caso che a Sud sia stata scelta proprio Soveria Mannelli. La cittadina, che sorge in una valle del Reventino, ha da sempre rappresentato una sorta di unicum all’interno del panorama calabrese e meridionale. Città operosa che ha saputo coltivare non solo arti e mestieri della tradizione ma anche una cultura imprenditoriale che ha consentito la nascita di importanti imprese affermate sul panorama nazionale e internazionale e che ha fatto sì che il comprensorio del Reventino sia stato scelto come area pilota della Strategia Nazionale delle Aree Interne promossa dall’allora ex ministro Fabrizio Barca.

L’unicità di Soveria Mannelli e la sua grande vivacità economica e culturale, hanno da sempre attirato l’attenzione di illustri visitatori e dei media, tanto da occupare persino una pagina del New York Times che nel 2016 ha mandato qui il suo corrispondente dall’Italia per studiare da vicino questo curioso ma affascinante caso.

«Soveria è l’esempio concreto di come l’idea della montagna e delle aree interne come luoghi di arretratezza economica e culturale sia un preconcetto di cui ci dovremmo liberare

– ha dichiarato Florindo Rubbettino, amministratore unico dell’omonima azienda tipografica ed editoriale che figura tra i partner dell’iniziativa – Da sempre, anche grazie ad alcune nostre iniziative e ai tanti libri dedicati al tema, abbiamo cercato di ribaltare questo concetto che rischia di diventare pericoloso perché da idee sbagliate nascono azioni anche politiche sbagliate».

L’iniziativa “Un borgo bello da vivere” verrà presentata durante un convegno che si terrà venerdì 29 aprile alle 16,30, a Soveria Mannelli, presso l’Officina della Cultura e della Creatività, in Piazza Bonini.

Di seguito il programma:

16.30 Saluti istituzionali

Michele Chiodo | Sindaco Soveria Mannelli

Aldo Ferrara | Presidente di Unindustria Calabria

Giuseppina Princi | Vicepresidente della Regione Calabria

Interventi introduttivi

Antonio Alunni | Presidente Gruppo Tecnico Cultura Confindustria

Giuseppina Amarelli | Presidente Amarelli Fabbrica della Liquirizia

Giulio Lattanzi | Direttore Touring Club Italiano

Quando il borgo è digitale

Fortunato Amarelli | Presidente Digital Innovation Hub Calabria

Mario Caligiuri | Professore Università della Calabria

Giuseppe Lupo | Professore Università Cattolica di Milano

Cultura, tradizione e innovazione: la parola alle imprese

Florindo Rubbettino | Rubbettino Editore

Emilio Salvatore Leo | Lanificio Leo

Francesco Sirianni | Camillo Sirianni

MODERA

Nicoletta Polla Mattiot | Giornalista Sole 24 Ore